Trattato dell'imbrigliare, atteggiare e ferrare cavalli/Trattato 3/Capitolo 22

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Del modo, che si dee tenere nel ferrare cavalli giovani, che non hanno buon tenerume d'ossa, ne calcagno. Cap. 22.

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Del modo, che si dee tenere nel ferrare cavalli giovani, che non hanno buon tenerume d'ossa, ne calcagno. Cap. 22.
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Del modo, che si dee tenire nel ferrare i cavalli giovani che non hanno buon tenerume d'ossa, nel calcagno. Cap. XXII


IL più delle volte il cavallo nutrito, & allevato, non in luogho montuoso, ne sassoso, ma paduloso, & lutoso, riesce con il pie tenero; & fra l’altra tenerezza d’esso col tenerume d’ossa, & co’l calcagno troppo molle. Per tanto dico, che quando si conosca essere troppo molle quelle parte, è bene, che sia ferrato con mezo ferro, detto a lunetta, per alcuni mesi; perche andando dal mezo indietro sferrato, verrassi ad indurire quella parte; & il cavallo anco cosi si avezzarà à maneggiar meglio, & le braccia, & le spalle; perche volendo esso fuggire la passione, che sentirà nel porre il calcagno in terra, massimamente nel trottare, subito levarà quelle. Et si sappia, che questo tal cavallo oltre il bene essere ferrato, ricerca temperata fatica, fuggendo sempre nell’ammaestrarlo li luoghi sassosi, & di sodo terreno; perche dandoli gran fatica, & massimamente ne predetti luoghi, patisce, non tanto ne i piedi, ma ancho ne i nervi delle braccia, & per consequentemente tutto il resto del corpo. Quando poi à questo piede nel ferrarlo s’haverà spuntato l’unghia tanto, che si conosca essere bastevole, & che le sue calcagna s’haveranno alquanto aperte con l’incastro, col quale non si dee in esse troppo entrare, & giustatole, & fatele uguale, perche siano proportionate, voglio all’hora si metta il ferro a lunetta; che operarà, che il calcagno, se ben non crescerà, per non v’essere ferro alla diffensione di quella parte, almeno indurirà. Avertendo però di non tener il modo d’alcuni, che lasciano trascorrer il pie tanto con simil ferratura, non lo ritornando [p. 128 modifica]à riferrare secondo è necessario, che la punta d’esso si rivolge in suso, & similmente opera che nel mezo si stringe il pie, cose tutte non buone. Et quando haverà portato un tempo simil ferro, & che si conoscerà, che le calcagna siano alquanto indurite, voglio all’hora ch’ei sia ferrato à tutto ferro, facendolo grossetto di dietro, & senza rampone, ne altro; non curandosi ancho, che li stia assettato di modo, che li tormenti quella parte naturalmente non buona, facendolo dal mezo indietro largo di verga, operando sopra’l tutto ch’il piede vada uguale in terra.