Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte prima/25. Come la musica si dee chiamare sorella e minore della pittura

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Parte prima
25. Come la musica si dee chiamare sorella e minore della pittura

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte prima/24. Conclusione infra il poeta ed il pittore Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte prima/26. Parla il musico col pittore IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

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25. Come la musica si dee chiamare sorella e minore della pittura
Parte prima - 24. Conclusione infra il poeta ed il pittore Parte prima - 26. Parla il musico col pittore

La musica non è da essere chiamata altro che sorella della pittura, conciossiaché essa è subietto dell’udito, secondo senso all’occhio, e compone armonia con la congiunzione delle sue parti proporzionali operate nel medesimo tempo, costrette a nascere e morire in uno o piú tempi armonici, i quali tempi circondano la proporzionalità de’ membri di che tale armonia si compone, non altrimenti che faccia la linea circonferenziale per le membra di che si genera la bellezza umana. Ma la pittura eccelle e signoreggia la musica perché essa non muore immediate dopo la sua creazione, come fa la sventurata musica, anzi, resta in essere, e ti si dimostra in vita quel che in fatto è una sola superficie. O maravigliosa scienza, tu riservi in vita le caduche bellezze de’ mortali, le quali hanno piú permanenza che le opere di natura, le quali al continuo sono variate dal tempo, che le conduce alla debita vecchiezza; e tale scienza ha tale proporzione con la divina natura, quale l’hanno le sue opere con le opere di essa natura, e per questo è adorata.