Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte prima/9. Come il pittore è signore d'ogni sorta di gente e di tutte le cose

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Parte prima
9. Come il pittore è signore d'ogni sorta di gente e di tutte le cose

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte prima/8. Come chi sprezza la pittura non ama la filosofia, né la natura Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte prima/10. Del poeta e del pittore IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte prima
9. Come il pittore è signore d'ogni sorta di gente e di tutte le cose
Parte prima - 8. Come chi sprezza la pittura non ama la filosofia, né la natura Parte prima - 10. Del poeta e del pittore

Il pittore è padrone di tutte le cose che possono cadere in pensiero all’uomo, perciocché s’egli ha desiderio di vedere bellezze che lo innamorino, egli è signore di generarle, e se vuol vedere cose mostruose che spaventino, o che sieno buffonesche e risibili, o veramente compassionevoli, ei n’è signore e creatore. E se vuol generare siti deserti, luoghi ombrosi o freschi ne’ tempi caldi, esso li figura, e cosí luoghi caldi ne’ tempi freddi. Se vuol valli, il simile; se vuole dalle alte cime di monti scoprire gran campagna, e se vuole dopo quelle vedere l’orizzonte del mare, egli n’è signore; e cosí pure se dalle basse valli vuol vedere gli alti monti, o dagli alti monti le basse valli e spiaggie. Ed in effetto ciò che è nell’universo per essenza, presenza o immaginazione, esso lo ha prima nella mente, e poi nelle mani, e quelle sono di tanta eccellenza, che in pari tempo generano una proporzionata armonia in un solo sguardo qual fanno le cose.