Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/625. Qual corpo piglia piú quantità di ombra
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/627. Qual corpo piglia piú oscura ombra
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/626._Qual_corpo_piglia_pi%C3%BA_quantit%C3%A0_di_luce&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110421112739</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/626._Qual_corpo_piglia_pi%C3%BA_quantit%C3%A0_di_luce&oldid=-20110421112739
Maggior quantità di luce piglia quel corpo che da maggior lume sarà illuminato. abcd sia il corpo illuminato, ef è quel corpo che lo illumina; dico, che per essere tanto maggiore il luminoso che l’illuminato, la parte illuminata bcd sarà molto maggiore che la sua parte ombrosa bad, e questo è provato per la rettitudine de’ raggi luminosi eg, fg.