Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/732. Come si deve conoscere qual parte del corpo deve essere piú o men luminosa che le altre
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/731. Come quel corpo ha i suoi termini piú confusi, che sarà piú vicino all'occhio che li vede
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/733. Quando gli angoli fatti dalle linee incidenti saranno piú eguali, in quel luogo sarà piú lume, e dove saran piú disuguali, sarà piú oscurità
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/732._Come_si_deve_conoscere_qual_parte_del_corpo_deve_essere_pi%C3%BA_o_men_luminosa_che_le_altre&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110421113101</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/732._Come_si_deve_conoscere_qual_parte_del_corpo_deve_essere_pi%C3%BA_o_men_luminosa_che_le_altre&oldid=-20110421113101
Se a sarà il lume e la testa sarà il corpo da quello illuminato; e quella parte di essa testa che riceve sopra di sé il raggio fra angoli piú eguali sarà piú illuminata; e quella parte che riceverà i raggi infra angoli meno eguali sarà meno luminosa; e fa questo lume nel suo ufficio a similitudine del colpo, imperocché il colpo che cadrà infra eguali angoli sarà in primo grado di potenza, e quando cadrà infra disuguali sarà tanto meno potente che il primo, quanto gli angoli saranno piú disformi. Esempligrazia, se gitterai una palla in un muro, che le estremità sieno equidistanti da te, il colpo cadrà infra eguali angoli, e se la gitterai in detto muro stando da una delle sue estremità, la palla cadrà infra disuguali angoli e il colpo non si appiccherà.