Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/754. Del sole all'oriente e l'occhio all'occidente
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/756. Della convenienza delle ombre compagne de' loro lumi
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/755._Ricordo_al_pittore&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110421123152</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/755._Ricordo_al_pittore&oldid=-20110421123152
Adunque tu, o pittore, quando figuri i tuoi paesi o campagne col lume a destra o a sinistra, ricordati, per la sopradetta conclusione, come le ombre de’ corpi hanno ad occupare con maggiore o minor quantità, quanto essi corpi sono piú vicini o piú remoti dalla causa che li illumina.