Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/787. Perché i monti in lunga distanza si dimostrano piú scuri nella cima che nella base

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Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti
787. Perché i monti in lunga distanza si dimostrano piú scuri nella cima che nella base

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/786. Dell'inganno del pittore nella grandezza degli alberi e degli altri corpi delle campagne Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/788. Perché i monti paiono avere piú oscure le cime che le basi in lunga distanza IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti
787. Perché i monti in lunga distanza si dimostrano piú scuri nella cima che nella base
Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 786. Dell'inganno del pittore nella grandezza degli alberi e degli altri corpi delle campagne Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 788. Perché i monti paiono avere piú oscure le cime che le basi in lunga distanza
L’aria che acquista gradi di grossezza in ogni grado della sua bassezza e della sua distanza, è causa che le cime de’ monti che piú s’innalzano piú mostrano la sua naturale oscurità, perché manco sono impedite dalla grossezza dell’aria nella cima che nella loro base, o nella vicinità che nella remozione. Provasi: op, ds, cr, ak sono gradi dell’aria che sempre si assottigliano quanto piú s’innalzano; af, fh, hk sono gli altri gradi trasversali dove l’aria acquista sottilità quanto piú si avvicina. Seguita che la cima del monte e è piú scura in cima che nella base, perché, com’è detto, l’aria è piú grossa in basso che in alto. Ancora il monte e è piú oscuro che il monte g, perché minor grossezza di aria è infra ce che infra dg, e la cima g essendo piú alta che la sua base, fa il simile del monte e, facendosi piú oscura quanto piú s’innalza; ed in pari distanza, come dire yg, parrebbe piú oscuro che la cima e per giungere esso in aria che meno impedisce per essere piú sottile; onde non segue che tal sia la proporzione delle oscurità de’ monti, qual è quella delle loro vicinità, la quale seguiterebbe se le cime de’ monti fossero di eguale altezza; ma g, per levarsi piú alto, non l’osserva, perché penetra in aria piú sottile.