Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/796. De' monti
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/798. Precetto
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Delle_ombrosit%C3%A0_e_chiarezze_de%27_monti/797._De%27_monti&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110421123239</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Delle_ombrosit%C3%A0_e_chiarezze_de%27_monti/797._De%27_monti&oldid=-20110421123239
Le sommità delle montagne e de’ colli parranno piú scure, perché maggior somma di alberi si scontrano l’uno nell’altro, e non si vede il piano loro intervallo, ch’è piú chiaro, come si vede nelle spiaggie, ed è quella medesima ragione che oscura le campagne nel mezzo delle loro altezze.