Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/66. De' giuochi che debbono fare i disegnatori

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Parte seconda
66. De' giuochi che debbono fare i disegnatori

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/65. Piacere del pittore Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/67. Che si deve prima imparare la diligenza che la presta pratica IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda
66. De' giuochi che debbono fare i disegnatori
Parte seconda - 65. Piacere del pittore Parte seconda - 67. Che si deve prima imparare la diligenza che la presta pratica

Quando vorrete, o voi disegnatori, pigliare da’ giuochi qualche utile sollazzo, è da usare sempre cose al proposito della vostra professione, cioè del fare buon giudizio di occhio, del saper giudicare la verità delle larghezze e lunghezze delle cose; e per assuefare lo ingegno a simili cose faccia uno di voi una linea retta a caso su un muro, e ciascuno di voi tenga una sottile festuca, o paglia in mano, e ciascuno tagli la sua alla lunghezza che gli pare abbia la prima linea, stando lontani per ispazio di dieci braccia, e poi ciascuno vada all’esempio a misurare con quella la sua giudiziale misura; e quello che piú si avvicina colla sua misura alla lunghezza dell’esempio sia superiore e vincitore ed acquisti da tutti il premio che innanzi da voi fu ordinato. Ancora si deve pigliare misure scortate, cioè pigliare un dardo o canna, e riguardare dinanzi ad essa una certa distanza, e ciascuno col suo giudizio stimi quante volte quella misura entri in quella distanza; ed ancora chi tira meglio una linea d’un braccio, e sia provata con filo tirato. E simili giuochi sono cagione di fare buon giudizio d’occhio, il quale è il principale atto della pittura.