Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra313. Del moto umano
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/312. Della equiponderanza
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/314. Del moto creato dalla distruzione del bilico
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1 giugno 2008
75%
Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator>
<dc:date>XVI secolo</dc:date>
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20110421124504
Quando tu vuoi fare l’uomo motore d’alcun peso, considera che i moti debbono esser fatti per diverse linee, cioè o di basso o in alto con semplice moto, come fa quello che chinandosi piglia il peso che rizzandosi vuole alzare, o quando vuole strascinarsi alcuna cosa dietro, ovvero spingere innanzi, o vuol tirare in basso con corda che passa per carrucola. Qui si ricorda che il peso dell’uomo tira tanto quanto il centro della gravità sua è fuori del centro del suo sostentacolo; a questo s’aggiunge la forza che fanno le gambe e la schiena piegate nel suo rizzarsi.
Ma non si scende o sale, né mai si cammina per nessuna linea, che il piè di dietro non alzi il calcagno.