Trattato di scienza d'arme/Al molto illustre Don Giovanni Manriche

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Trattato di scienza d'arme Al Signor Cosimo de Medici


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A L  M O L T O  I L L V S T R E

E T  V A L O R O S O  S I G N O R E,

I L  S I G N O R

DON GIOVANNI MANRICHE

CAMERIERE DI S. M. CESAREA.


VV
ERAMENTE l'Italia, molto Ill. Sig. mio, per molti particolari doni del grande Iddio, & della benigna Natura, ha una certa mirabile nobiltà in ſe ſteſſa, che la fà parere ancora all'altre nobiliſſime prouintie, di degnità ſuperiore. Perche laſciando da parte la ſua felice temperanza d'aere, la incredibile fertilità della terra, & dell'acque, & la gloria immortale di tanti eccellenti, & diuini intelletti, che in eſſa hanno ſempre nelle lettere, & in ogni arte fiorito: qual prouintia ſi potrà nell'armi eguagliare à lei, domatrice delle inuitte nationi, & per ragione di guerra ſola Regina, & Imperatrice del mondo? Et coſi come ella è ſtata tale; hà ſempre hauuto parti degniſſimi di coſi glorioſa madre. Et come che infiniti ui ſieno ſtati, & ſieno che con la prattica s'habbiano acquiſtate nell'armi corone di eterna lode; non ui ſono però mancati di quelli, che con la Theorica, hanno de' loro uiuaci ingegni laſciato in tale arte opere marauiglioſe. Di queſti tali l'ingegnoſiſſimo M. Camillo Agrippa Milaneſe deue ragioneuolmente eſſere fra i primi lodato: poi che con modo non più uſato da gli altri, con uiue ragioni Matematiche, & con ageuolezza incredibile inſegna in queſto ſuo trattato la uera intelligenza dell'armi: nella quale (ſenza dubbio) conſiſte la uita, & la uittoria di chi l'uſa. Era queſta nobile opera già uenuta à meno: & le figure d'eſſa erano homai dalla uecchiezza conſumate: quando io mi deliberai, col dedicarla (come facciola) al ualore, & alla corteſia di V. S. Ill. & con l'ornarla à mio potere di nuoue figure in rame, darle nuoua uita, e nuoua fama. Si conuiene veramente queſto libro à V. S. Ill. poi che eſſendo ella nel meſtier dell'armi Caualliero tanto

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Eccellente, uerrà tutto a un tempo à conoscere il ualore, & la bontà dell'opera, & à farla più nobile col mettere in uſo nella corte Ceſarea queſto nuouo eſſercitio d'armi. Et io ſendo debile miniſtro di tanto bene, riceuerò fra le altre queſta conſolatione, che con queſto picciol ſegno, hauerò ricordato à V. S. Ill. che uiuarò ſempre affettionato ſeruitore, del ualore & bontà ſua. Nè qui s'hà da fermare l'obligo che tengo alla ſua molta corteſia: perchè fra pochi giorni ſe le inuiarà l'opera di Achille Barozzo pur in materia d'armi, da me medeſimamente di belliſſime figure in ſtampe di rame illuſtrata. Indi prendarò ardire con opere nuoue, et d'alto ſoggetto uenire alla preſenza di S. Maeſtà Ceſarea per mezo di V. S. Ill. come altre uolte ui fui dalla ſua molta autorità, & con molto mio honore, & utile introdotto. Et le baſcio la ualoroſa mano. Di Venetia il XXX. d'Ottobrio. M. D. LXVIII. Di V. S. molto Ill.

Seruitore affettionatiſſimo,


Giulio Fontana, Pittore.

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A L  M O L T O  I L L U S T R E

E T  V A L O R O S O  S I G N O R E,

I L  S I G N O R

DON GIOVANNI MANRICHE

CAMERIERE DI S. M. CESAREA.


VV
ERAMENTE l'Italia, molto Ill. Sig. mio, per molti particolari doni del grande Iddio, et della benigna Natura, ha una certa mirabile nobiltà in se stessa, che la fà parere ancora all'altre nobilissime provintie, di degnità superiore. Perche lasciando da parte la sua felice temperanza d'aere, la incredibile fertilità della terra, et dell'acque, et la gloria immortale di tanti eccellenti, et divini intelletti, che in essa hanno sempre nelle lettere, et in ogni arte fiorito: qual provintia si potrà nell'armi eguagliare à lei, domatrice delle invitte nationi, et per ragione di guerra sola Regina, et Imperatrice del mondo? Et cosi come ella è stata tale; hà sempre havuto parti degnissimi di cosi gloriosa madre. Et come che infiniti vi sieno stati, et sieno che con la prattica s'habbiano acquistate nell'armi corone di eterna lode; non vi sono però mancati di quelli, che con la Theorica, hanno de' loro vivaci ingegni lasciato in tale arte opere maravigliose. Di questi tali l'ingegnosissimo M. Camillo Agrippa Milanese deve ragionevolmente essere fra i primi lodato: poi che con modo non più usato da gli altri, con vive ragioni Matematiche, et con agevolezza incredibile insegna in questo suo trattato la vera intelligenza dell'armi: nella quale (senza dubbio) consiste la vita, et la vittoria di chi l'usa. Era questa nobile opera già venuta à meno: et le figure d'essa erano homai dalla vecchiezza consumate: quando io mi deliberai, col dedicarla (come facciola) al valore, et alla cortesia di V. S. Ill. et con l'ornarla à mio potere di nuove figure in rame, darle nuova vita, e nuova fama. Si conviene veramente questo libro à V. S. Ill. poi che essendo ella nel mestier dell'armi Cavalliero tanto

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Eccellente, verrà tutto a un tempo à conoscere il valore, et la bontà dell'opera, et à farla più nobile col mettere in uso nella corte Cesarea questo nuovo essercitio d'armi. Et io sendo debile ministro di tanto bene, riceverò fra le altre questa consolatione, che con questo picciol segno, haverò ricordato à V. S. Ill. che vivarò sempre affettionato seruitore, del valore et bontà sua. Nè qui s'hà da fermare l'obligo che tengo alla sua molta cortesia: perchè fra pochi giorni se le inviarà l'opera di Achille Barozzo pur in materia d'armi, da me medesimamente di bellissime figure in stampe di rame illustrata. Indi prendarò ardire con opere nuove, et d'alto soggetto venire alla presenza di S. Maeſtà Cesarea per mezo di V. S. Ill. come altre volte vi fui dalla sua molta autorità, et con molto mio honore, et utile introdotto. Et le bascio la valorosa mano. Di Venetia il XXX. d'Ottobrio. M. D. LXVIII. Di V. S. molto Ill.

Servitore affettionatissimo,


Giulio Fontana, Pittore.