UE - 29 ottobre 2004, Discorso del Presidente del Consiglio europeo in occasione della cerimonia di firma della Costituzione europea

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Jan Peter Balkenende

2004 Discorsi Intervento del Presidente del Consiglio europeo in occasione della cerimonia di firma della Costituzione europea Intestazione 21 agosto 2008 75% Discorsi


Concittadini europei,


Se una cosa questa cerimonia mette in luce, è la capacità dell’Europa di rinnovarsi costantemente, di reinventarsi continuamente, costruendo sul passato.

Noi europei abbiamo offerto al mondo, nel corso della nostra storia, nobilissime idee e opere d’arte splendide. Ma siamo anche stati portatori nel mondo di una brutale violenza e di un’oppressione senza pari.

Dopo gli anni bui della seconda guerra mondiale ci siamo resi conto che soltanto insieme potevamo edificare un’esistenza libera, pacifica e prospera. Mano nella mano ci siamo avviati insieme verso questo obiettivo.

Insieme abbiamo creato una nuova prosperità e nuove opportunità. Abbiamo conseguito, come europei, la libertà di recarci e di stabilirci dove vogliamo, di allacciare contatti con chi ci aggrada, di intraprendere quanto desideriamo.

Abbiamo visto con i nostri occhi trasformarsi in democrazie le dittature di un tempo. Abbiamo assistito alla riunificazione dell’Europa. Sempre più paesi si sono uniti a noi, non perché costretti, bensì per libera scelta.

Il prossimo anno festeggeremo sessant’anni di pace in gran parte dell’Europa. Nel corso della nostra storia mai si era sperimentato prima un così lungo periodo di pace e di libertà. Con la firma che apponiamo in calce al Trattato costituzionale mostriamo oggi che vogliamo continuare insieme il percorso intrapreso. Confermiamo nuovamente e con profonda convinzione il nostro impegno a un’esistenza scevra di guerre e ingiustizie. Alla libertà che ci sta a cuore.

Una cosa voglio dire ai miei colleghi, che in nome dei loro paesi e dei loro popoli tra breve firmeranno. La nostra firma non è una conclusione, bensì un nuovo punto di partenza.

Dopo questa tappa, il cammino prosegue. La Costituzione offre a noi, così come alla Commissione europea, al Parlamento europeo e ai Parlamenti nazionali, migliori opportunità di rendere l’Europa più sicura, economicamente più solida e più giusta. Opportunità che dobbiamo insieme sfruttare appieno. La nostra missione non è conclusa.

L’Europa appartiene a tutti noi. Il successo dell’Unione è il successo di tutti gli europei. In molti luoghi del pianeta gli uomini guardano con ammirazione a quanto sappiamo creare insieme. In Europa non vige più il diritto del più forte. In questa nostra terra crediamo nella pace, nella libertà, nella cooperazione e nel dialogo. La Costituzione per l’Europa ne è la conferma ed è qualcosa di cui possiamo andare fieri.

L’Europa rappresenta una minaccia per la nostra propria identità? Sono in molti a porsi questa domanda. Ma non è forse proprio grazie alla libertà e allo spirito di apertura in Europa - grazie ai contatti con gli altri - che possiamo scoprire chi siamo?

Il Trattato costituzionale che oggi firmiamo rappresenta un saldo fondamento del nostro comune futuro. La pace, la sicurezza e la prosperità sono tanto preziose quanto fragili. Questa Costituzione le rafforza, e per ciò stesso rafforza anche noi. Questa cerimonia è quindi un messaggio di speranza. Un nuovo inizio.

La storia dell’Europa è stata per secoli una storia di inimicizie e di conflitti. È diventata ora una storia di amicizia e di collaborazione. La Costituzione per l’Europa ne è la conferma.

In Europa e altrove, gli sguardi rivolti verso di noi sono colmi di attesa. L’Europa dà oggi avvio a una nuova fase. Cogliamo a piene mani le nuove opportunità che la Costituzione ci offre. Abbiamo dei buoni motivi per essere ottimisti, per essere pieni di fiducia nel nostro futuro comune e credervi fermamente.

Vi ringrazio.