Varon Milanes/All'illustre signor Ercole Galarato
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Giovanni Capis, Giovanni Ambrogio Biffi - Varon Milanes de la lengua de Milan, e Prissian de Milan de la parnonzia milanesa (1606)
All'illustre signor Ercole Galarato
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ALL’ILLUSTRE SIGNOR
ERCOLE GALARATO
PADRON MIO OSSERVANDISSIMO.
V
Edendo io, che con tanta istanza vien ogni giorno ricercato quel libretto delle parole Milanesi, e sapendo, che quel grande Amico di V. S. Illustre, dico il Sig. Ignazio Albano, l’aveva nelle mani per emendarlo ed accrescerlo, io l’ho sollecitato per mandarlo alle stampe; ma essendo egli sopraggiunto da nuovi affari non l’ha potuto perfezionare conforme al di lui desiderio; poichè vi manca gran parte delle interpretazioni, ed in maniera veruna non lo voleva dare così imperfetto: ma importunato da mie preghiere si è finalmente contentato darlo, promettendo, con la prima commodità compirlo del tutto; e perchè sò che fu sempre suo intento il dedicarlo a V. S. Illustre, come già molte volte glielo disse, essendo amendue nella mia bottega, perciò sì per esequir in parte il di lui intento, sì anche per soddisfare, ancorchè non del tutto, all’obbligo, qual tengo con V. S. ancorchè picciol dono, glielo dedico insieme con un vivo desiderio di poterle sempre humilmente servire.Dalla mia Libreria il dì 6. Marzo 1606.
Di V. S. Ill.
Umilissimo servitore
Gio. Jacomo Como.