Vera storia di due amanti infelici ovvero Ultime lettere di Iacopo Ortis (1912)/Lorenzo F. a chi legge

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Lorenzo F. a chi legge

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LORENZO F.

a chi legge.

Tu forse, o lettore, sei divenuto amico dell’infelice Iacopo, e brami di conoscere tutta la storia della sua passione: onde io, per narrartela, andrò di qui innanzi interrompendo la serie di queste lettere.

Il carattere di Teresa, quantunque meno veemente, era al pari schietto e sensibile e forse più affettuoso di quello di Iacopo. Ella stimava ognor piú il di lui ingegno ed amava il di lui cuore, umano e generoso; ed ei se l’era da prima affezionato piú come ad amica che come ad amante. I loro modi erano semplici ed amichevoli: ella attribuiva il suo contegno passionato al di lui naturale per lo piú mesto; tanto piú che la sua allegria, benché breve e rara, era schietta ed eccessiva. Che se talvolta le pareva di travedere in lui una qualche inclinazione amorosa, la trattava come un sogno della propria fantasia. Amava fedelmente Odoardo, ma le «pareva impossibile che chiunque avesse conosciuto Iacopo non gli divenisse amico di cuore». Queste parole l’ho intese dalla bocca di Teresa. La solitudine li aveva resi necessari l’uno all’altro. [p. 137 modifica]

Ma la lettera, con la quale Odoardo, giá arrivato in Toscana, annunciava il suo imminente ritorno, scopri a Teresa l’orribile situazione in cui tutti e due si trovavano. Ne sospettò quand’egli, leggendola, cangiò di fisonomia; ma, vedendolo da quel giorno in poi sempre malinconico e silenzioso, se ne accertò. La sua salute, che giá andava struggendosi lentamente, giacque abbattuta dal dolore: Teresa piangeva in secreto, ma non osava fargliene parola.

La mattina de’ 26 maggio, andò per tempo a trovarla: sedeva muto, ed ella lavorava. Dopo molta ora s’alzò, la guardò fissamente e parti: né si lasciò piú vedere per tutto quel giorno. Michele, che lo aspettava a pranzo, lo cercò invano per quei contorni sino alla sera: Iacopo non tornò a casa che verso la mezzanotte. Mandò a dormire il ragazzo, dicendo che si sentiva bisogno di riposare: invece scrisse.