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Versi di Luigi Plet/Al nobile signore il signor barone Simone di Sina

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Al nobile signore il signor barone Simone di Sina

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Luigi Plet - Versi (1857)
Al nobile signore il signor barone Simone di Sina
Canzone alle loro altezze imperiali
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AL NOBILE SIGNORE


il signore barone


SIMONE di SINA


Nob. Sig. Barone!


Quanto d’altrui potrò io dar in luce d’anno in anno, principiando dal venturo 1858, a pro’ della mia Scuola gratuita di Canto, avrà, non ne dubito, titolo d’esser ben ricevuto; ma queste poche cose mie, nate solo da occasioni, benchè già non isfavorevolmente giudicate, benchè ora emendate e una prima volta raccolte, per esser degne di precedere le Strenne che ho promesso ed atte a ben disporre gli animi, aveano bisogno d’una grande ala proteggitrice.

La implorata benigna Vostra adesione ad accettarne la dedica oggi le onora e sorregge così ch’esse più non temono di mostrarsi nuovamente e d’esser inette a giovare l’assunto mio.

La stampa di questi miei Versi valga anche a festeggiare, nel modo che solo io possa, la determinazione che prendeste, a gran ventura di questa mia patria, nella [p. 4 modifica]quale Voi risplendete per atti di beneficenza generosi e continui, di tenervi ogni anno lungo soggiorno, avendo, per abitarlo, acquistato uno dei più magnifici veneziani palazzi, dimora un tempo d’una delle nostre famiglie patrizie.

Venezia, forse, ora può sperare in Voi anche un nuovo mecenate della più amata delle arti belle, la Musica, come altre volte n’ebbe uno nel principe Nicolò Andrea Erizzo, il quale, facendo gustare nelle sue sale al fiore della società veneziana le opere musicali più celebri, tanto ne favoriva i veneziani maestri e professori.

Vivamente Vi ringrazio e mi segno con rispetto profondo.

Venezia, 8 giugno 1857.


Vostro. umil. dev. osseq. servitore
LUIGI PLET.