Vita di Esopo Frigio/Capitolo XIV

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Capitolo XIV

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Anonimo - Vita di Esopo Frigio (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Capitolo XIV
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C A P I T O L O   XIV.

COmmendò molto Esopo la prudenza del suo Padrone; il quale giunto a casa non volle, che Esopo allora entrasse, perciocchè essendo moglie sua delicata, ambiziosa, e schifa, parevagli che non dovesse tanta bruttezza a lei sì tosto palesare, se prima con qualche facezia, accompagnata con piacevoli parole lei non avesse addolcito, ed acconcio lo stomaco suo. Egli adunque entrato alla mogliera, disse: Or lodato sia Iddio, che tu Consorte cara per l’avvenire mi rimprovererai li servigj delle tue fanti, e donzelle, conciosiachè uno schiavo al mio servigio ho comperato, il quale nè più bello, nè più disposto, nè più gentile si potrebbe vedere giammai: chiamasi Esopo, e sta qui fuori della porta. Le serventi a queste parole avevano le orecchie dirizzate, credendo ciò esser vero, e fra loro contendevano, quale di loro sarebbe la sua innamorata, e sposa. La moglie di Xanto, che forse, anch’ella vi faceva disegno, come, che le cose belle, a tutti piacciano, venne in gran desiderio di vederlo, e rispondendo al marito, disse; Se comperato hai questo tuo schiavo, perchè non lo fai tu entrare, mentre molto caro mi è che t’abbi procacciato persona, che ti serva, acciochè le mie fantesche non siano ogn’ora da te chiamate a [p. 24 modifica]servirti, forse in cose anco non molte convenienti, ed oneste. Xanto disse a lei: Piacemi avere a questo tuo sospetto, quantunque indegno, proveduto, e comandando egli, che si facesse Esopo entrare, una fante più delle altre, corse veloce a chiamarlo, come che l’esser la prima a farlo venire in casa, fosse uno augurio buono, e quasi un’arra di poter con suoi vezzi l’amore di lui proccurrare, ond’ella frettolosa ne uscì fuori, chiamando il nuovo, e gentil servo; Esopo, fattoseli innanzi, disse: Eccomi. Ma ella vedendolo così disconcio, malfatto, e brutto, non credeva esser lo schiavo, che il Padrone comperato avesse, disse: Non dico a te, ma addimando un altro molto più bel giovane, che tu non sei. Rispose egli, non altro Esopo, nè altro schiavo di Xanto è qui, che io solo, e pur ora hammi comperato, adunque io sono pur quello, che tu addimandi.