Vai al contenuto

Adulterare il venerando argento

Da Wikisource.
Giovanni Canale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. A un poeta che si tinge la barba Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Se con la face Amor saetta ardori Sorte perversa! In vil tugurio nato
Questo testo fa parte della raccolta Giovanni Canale
[p. 470 modifica]

III

A UN POETA CHE SI TINGE LA BARBA

     Adulterare il venerando argento
che t’accredita il volto or sí mentito,
è d’ingegno senil giá rimbambito
e di vano pensier chiaro argomento.
     T’inganni, se ’l vigor debile e lento
cerchi coprir col pelo or sí annerito,
ché, s’appare al color ringiovenito,
rinvecchia in breve a tuo maggior tormento.
     Pur sei caro alle muse e ’l tuo gran stile
sopra ogni stile hai candido e sonoro;
il tuo candido pel non abbi a vile!
     Cosí piú amato dal vergineo coro
sarai, ché ’l cigno nell’etá senile
ha piú bianca la piuma e piú è canoro.