Ah! crudele Fanciul, che allegro in vista
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Maria Salvini
I
Ah! crudele Fanciul, che allegro in vista,
Placido, e mansueto ti dipigni,
E con dolci allettando atti benigni
Celi sotto un bel volto anima trista;
5Se acerba doglia è al tuo diletto mista
Se ridi all’altrui pianto ovver t’insegni,
Se son gl’inganni tuoi famosi e insigni,
Perchè il tuo nome tanta fede acquista,
Che qual Nume t’adora almo e presente,
10E a te ricorre, e a te concara i cuori,
E te fa suo Signor la vana gente?
Chi Amor ti disse era del senno fuori;
Dovea dirti anzi error di nostra mente,
E’l più fiero di tutti altri furori.