Aperte or mira il mio Pensier due strade
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Alessandro Pegolotti
XIII1
Aperte or mira il mio Pensier due strade,
Ov’entra ogn’Alma, e donde avvien che passi
A quell’immenso albergo, entro cui stassi
L’immensa e sempre viva Eternitade.
5Sul loro ingresso al passaggiero accade
Di ricontrar due Scorte a i primi passi:
Ognuna d’esse appresso a lui già fassi
Compagna al gran cammino in ogni etade.
Ha il sinistro sentier, che al basso guida,
10Sotto a’ morbidi fior l’inciampo ascoso,
E la Scorta è un crudele empio omicida.
Erto è poi l’altro, angusto, aspro e spinoso;
Ma tutta è amor la Scorta, e sempre fida,
E a un beato e la tragge almo riposo.
Note
- ↑ All’Angelo Custode.