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Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/CIII

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CIII. Era sereno il ciel, di stelle adorno

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CIII. Era sereno il ciel, di stelle adorno
Rime - CII Rime - CIV
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CIII.


Era sereno il ciel, di stelle adorno,
     E i venti tutti nelle lor caverne
     Posavono, et le nuvolette esterne[1]
     Resolut’eron tutte intorno intorno,
     Quand’una fiamma più chiara che ’l giorno,5
     Rimirand’io alle cose superne,
     Veder mi parve per le strade eterne
     Volando fare al suo loco[2] ritorno;
Et di quella ver me nascer parole,
     Le quai dicien: — Chi meco esser desia,10
     Benign’esser convien et ubidiente
     Et d’humiltà vestito; et, s’altro vuole
     Cammin tener[3], già mai meco non fia
     Nel sacro regno della lieta gente — .


Note

  1. «Che si vedevan fuori per il cielo.»
  2. Al paradiso.
  3. «Se non vuole adornarsi di queste virtù.»