Cenno istorico del Comune di Cassano/Appendice

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Appendice - Inaugurazione della veneranda grotta al 22 luglio 1855

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Seconda Parte - Capitolo XII Annotazioni

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INAUGURAZIONE DELLA VENERANDA GROTTA AI 22 LUGLIO 1855.

Siccome il regnante Salomone dopo di aver edifi­ cato il sacro Tempio di Gerusalemme, con molta pompa, e religioso culto lo benedisse, ed insieme col Tempio benedisse anche l’immenso popolo co­ là concorso. Così del pari il Padre Provinciale do­ po di avere decentemente accomodata la sacra Grotta, e costruito l’altare, ov’è la miracolosa effi­ gie della Vergine SS. degli Angeli, solennemente la benedisse. Come sortì questa sacra funzione, si rileva dalla sua relazione scrittami in Napoli, mentre dava io alle stampe la storia del Santuario. Ecco qui fedelmente trascritta la sua lettera: «Caro Padre Molto Rev. L’inaugurazione della Grotta Domenica giorno 22 fu già eseguita. I Cassanesi si sono impegnati fino all’entusiasmo. Ci fu banda Musicale, spari di mortaletti, fuochi artificiali, il­ luminazioni alla piazza, ed al Paese. La mattina alle ore otto, e mezzo benedissi la Grotta, ed il Reverendo Sig. Arciprete immedia­ tamente celebrò la prima Messa. Alle ore undici giunte tutte le autorità Ecclesiastiche, giudiziarie, [p. 102 modifica] ed amministrative precedute dalla Guardia Urba­na na, e banda Musicale, e da immenso Popolo, si e­ spose il SS. Sacramento, ed il nostro Padre Letto re Tommaso da S. Michele recitò con molto ap­ plauso un’orazione Panegirica allusiva alla circo­ stanza. Finita detta orazione si scese processional­ mente nella Grotta, ove si cantò solennemente la Messa assistita dalle autorità, e porzione del Clero Secolare, ed accompagnata dalla melodia della banda musicale. Terminata la Messa si uscì processionalmente col SS., alla qual processione inter­ vennero le autorità, tutt'i galantuomini, e il Clero; e girata pei limiti della nostra ginrisdizione, data la benedizione alla campagna, e rientrata in chiesa, s’intonò l’Inno Ambrosiano, e eolla benedi­ zione finì la solennità della chiesa. Non potete idearvi il giubilo, la gioia, che trascorreva sul volto di questo popolo divoto di Maria SS., e soprattutto del Sig. Giudice D. Carlo Caracciolo, il quale reputa gran fortuna essersi trovato in Cassano in sì avventuresa circostanza.... Detto Sig. Giudice rapporterà alle autorità della Provincia, ed al Ministero la divota, e pomposa i­ naugurazione già eseguita. Alla visita della Vergi­ ne cominciano a confluire i diveti di ogni paese, e nel giorno della Festa vi sarà gran concorso. La Grotte già si è resa la probatica Piscina, ove i languenti implorano la guarigione delle loro ma [p. 103 modifica]lattie, e la Vergine si compiace largire le sue grazie. Sabato una cieca ottenne la grazia, e fu la commozione di tutto il popolo di Cassano vederla gira­ re sola per le disastrose strade del Paese, chiedendo l' elemosina, per far celebrare una Messa solenne in ringraziamento. Il Sig. Giudice ne tes­- serà un processetto legale. Evviva Maria, e chi la, creò!,.,. Cassano 24 Luglio 1855. Il vostro: affezionatissimo F. Daniele.

relazione de’ Miracoli^ che la vergine SS. si compiace oprare a prò de’suoi divoti. Dopo che Salomone benedisse il sacro Tempo, si vide chiaramente discendere la Maestà di Dio dal Cielo ad aiutare in quel «sacro,luogo,e dall’au­ gusto suo Trono fece sentire la sua voce divina. «lo he scelto;questo luogo per casa del mio Sacrificio, e chiunque con cuore contrito, ed umiliato vi entrerà, e vi farà penitenza, io accoglierò sue suppliche, esaudirò le sue preghiere, «perchè questa è la Casa delle mie grazie, e delle mie Misericordie». Ciocché nei libri santi sta detto di Dio relativamente al sacro Tempio di Gerosolima, con equa proporzione può dirsi di Maria SS. degli Angeli in rapporto alla veneranda Grotta di Cassano. Poiché appena eseguita la solenne, e [p. 104 modifica]104 —

pomposa benedizione, come già si è detto, Iddio si compiacque glorificare la sua SS. Madre con mol- tìplici prodigi, ai quali però bisogna prestare quella sincera credenza, che può meritare una istorica relazione. Intorno ai miracoli oprati da Dio per l’interces­ sione di Maria SS. degli Angeli, il Padre Provin­ ciale mi scrive in Napoli come siegue. «Dai Mi­ nisteri sono calati informi sull'oggetto dell’Inven­ zione. L’Intendente ha cercato ufficialmente infor­ mi dal Giudice, e da me; e Monsignor Arcivescovo dall’Arciprete. Con la posta passata furono spediti i due rapporti,cioè quello del Giudice,ed il mio, e con la corrente posta parte quello dell’arciprete». Sentiamo consolanti notizie delle grazie, che comparte la SS. Vergine ai suoi divoti, ed in mol-­ tissimo numero, che con altra mia ve ne darò mi- nuto ragguaglio. Ho rapportato al Reverendissimo Padre Generale la pomposa festa fatta dal Comu-­ ne in occasione della benedizione. Cassano 2 Ago-­ sto 1855. Dopo sette giorni ricevei la seguente re­- lazione de’miraeoli,che qui fedelmente si trascrive per animare allapietà i divoti di Maria SS., e per glorificare maggiormente: la gran Madre di Dio». [p. 105 modifica]105 —

Molto Jtev. mio, per vostra consolazione vi ■ annunzio quanto siegve: 1. Nella mattina del dì 2, Stella Silletta di Roc­ co, e di Maria Spada, di anni 3, nativa di Grumo, nata muta, innanzi l’altare della Vergine SS. nella Grotta, la prima volta profferì Madonna.... Mam­ ma.... Acqua, buona. 2. Caterina Ferrante di Vincenzo, e di France­ sca Bavaro, del Comune di Sannicandro, divenuta cieca per malattia, implorata la grazia, vide il lu­ me delle candele,poi le candele, quindi in confuso i colori, finalmente, (con istenti però) distinse il Monaco dal Secolare. La Vergine le voglia com­ pierà la grazia! 3. D. Giuseppe Pace di Noci domiciliato in Santeramo, bevuta l’acqua della Grotta, cacciò una pietra dalla vescica più grossa di una fava. 4. Francesco d’Eligio di Bitritto moriva per ri­ tenzione di urina, bevuta l’acqua della Grotta, cacciò fuori una pietra rotonda, grossa quanto un grosso frutto di nocciola. Le due pietre l’ho ripo­ ste in una bollina siggillata nella nicchia della Ma­ donna. 5. Paolo de Fonso di Erasmo, di Santeramo, bev­ ve l’acqua della Grotta, e cacciò fuori un tenia di 13 palmi. 6. Rosa d’Amato di Nicola, e di Donata Scarola Da Noci

U [p. 106 modifica]-1,0 6 — di Gramo soffriva continui parossismi di singhioz­ zo, e vomito, la mattina de’ 6 venne alla Vergine per implorare la grazia: Sullo stomaco le feci ap­ plicare la bambacia inzuppata al sudore della sa­ cra effigie, le foci here mi poco di acqua della Grotta, e per un giorno e mezzo, che ha dimorata in Cassano, non è stata toccata dal suo malore. 7. Giuseppe Fatigusi di Cassano alle ore seroti­ ne non vedeva affatto, ma coll’uso dell’acqua della Grotta comincia a vedere bene. Egli fece una Mes­ sa di elemosina, e la mattina de’ 6 venne a ringra­ ziare la Madre delle Misericordie. ‘ 8. Michele Morgese £ Acquaviva podagroso, fi­ duciando nella potenza di Maria SS. degli Angeli, si fece collocare sopra un materasso in un Traino, e venne a visitare la Vergine: giunto all'atrio, ca­ lò dalla vettura, e salì coi propri piedi: ringraziò la Vergine, e ritornò in Acquaviva a piedi. Questo fatto l’ha narrato Vincenzo Turitto Padre di questo Rev. Arciprete, e me l’hanno confermato F. Do­ menico di Acquaviva, e F. Daniele da Turi cer­ catori di quel comune. Io però non l’ho veduto. 9. Caterina Campanile di Francesco di Cassano per dieci anni è stata cieca con occhi gonfi, ed in­ fiammati: coll’uso dell’acqua della Madonna, gli occhi si sono sgonfiati, l’infiammazione si è rimes­ sa: vede, cammina sola, e viene quasi ogni gior­ no a ringraziare la Vergine.SS.» [p. 107 modifica]— 107— Questi prodigi per ora, sia tutto a gloria di Ma- ria SS., e della SS,Trinità, che usa misericordia ai figli di Adamo. Fin’ora nella Nicchia si sono riposti 43 donativi di oro, e di argento per grazie fatte ai divoti. La festa di quest’anno è stata classica; e sia molto onore al Sig. Giudice D. Carlo Caracciolo.

Cassano 9 Agosto 1855.

                     Il vostro affezionatissimo
                            F. DANIELE.