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Cento vedute di Firenze antica/Vedute/LXXI - LXXX

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Vedute LXXI - LXXX

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Vedute - LX - LXX Vedute - LXXXI - XC
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LXXI.


M
ercato Vecchio. Piazza. (Vedi tavole LXX e LXXII). Vista dal principio di via dei Ferravecchi. A sinistra si scorge parte della Loggia del Pesce demolita nel 1889 e in fondo la

Colonna della Dovizia.

Raccolta topografica degli Uffizi. — Acquerello d' E. Burci. [p. 245 modifica]

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LXXII.


M
ercato Vecchio. Piazza. (Vedi tavole LXX e LXXI). Vista dal principio di via Calimara. A sinistra si vede di profilo il tabernacolo della Tromba e quasi in mezzo la colonna con la statua della Dovizia.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a lapis d’E. Borrani (1870).

LXXIII.


M
ercato Vecchio. Via dei Cavalieri, abbattuta nel 1890. Conteneva le case dei Da Castiglione e dei Lamberti e si estendeva da Piazza S. Andrea a Piazza del Monte di Pietà.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a lapis d’E. Borrani. [p. 249 modifica]

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LXXIV.


M
ercato Vecchio. Residenza de' Linaioli. Era in Piazza S. Andrea e formava con questa chiesa un mirabile gruppo. Costrutta sul principio del sec. XV, fu demolita nel 1890. I principali suoi ornamenti, come la porta, il quadrilobo col leone di S. Marco, la formella con l’Agnus Dei furono portati al Museo di S. Marco. È però da notare che le imposte della porta presentano una variante nella zona mediana.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno d’E. Burci (1841). [p. 253 modifica] [p. 255 modifica]

LXXV.


M
ercato Vecchio. Torre degli Amieri. Sorgeva tra Piazza del Mercato e Piazza degli Amieri. Fu abbattuta nell’anno 1889.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna e ad acquerello d’E. Burci.

LXXVI.


M
ercato Vecchio. Via Lontanmorti, pittoresca per vecchie case, torri ed archetti. Era compresa fra Piazza dei Pilli e via Calimara. Fu abbattuta nel 1890.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a lapis e biacca d’E. Borrani. [p. 257 modifica]

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LXXVII.

P
alazzo de' Medici, poi Riccardi, e Via Larga, riprodotti nel fondo del dipinto di Francesco Granacci raffigurante l’Entrata di Carlo VIII in Firenze avvenuta il 17 novembre 1494. Il palazzo, a sinistra, si presenta con tre archi, come infatti l’architettò Michelozzo e com’era prima che il marchese Gabriello Riccardi l’ampliasse nel 1715, occupando le casette seguenti. Il primo arco a sinistra, insieme a quello che si vede in parte su via de’ Gori, costituiva la loggia di cui parla il Vasari nella vita di Giovanni da Udine, e che fu chiusa con disegno di Michelangelo. L’opposto edificio d’angolo era forse quello dei Della Casa, incluso in seguito nel Palazzo Panciatichi. È inutile dire che tutto l’aspetto delle rimanenti case è variato.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Fotografia Anderson del dipinto di Francesco Granacci (1477-1543), posseduto dal comm. Cristoforo Benigno Crespi di Milano.




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LXXVIII.


V
ia dell' Orivolo, con in fondo la cupola e il campanile di Santa Maria del Fiore. Le case a destra sono state rimodernate, ma noi temiamo che il disegnatore abbia un po' adattato ad effetto artistico il loro vecchio aspetto! Esatta invece, e più importante, è la riproduzione a sinistra del muro merlato del giardino dei Pazzi, con la elegante porta attribuita a Donatello, demolita quando in questo luogo si fece posto all'edificio della Banca d'Italia (1865-69) e ricomposta nel Museo di S. Marco.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna e ad acquerello d'E. Burci. [p. 265 modifica] [p. 267 modifica]

LXXIX.


C
hiesa e Convento dell’Annunziata e Ospedale degli Innocenti nei primi anni del sec. XVI, veduti dall’orto dei Domenicani di S. Marco, che si trovava dove ora sorge l’Istituto di Studi superiori. La cupola o rotonda dell’Annunziata, dal tetto più tardi rialzato, si mostra ancora nella forma datale, secondo alcuni, da Leon Battista Alberti, secondo altri, da Michelozzo. Quasi tutto oggi, nella parte del monastero, appare trasformato o incluso in altre costruzioni; appena si ritrova la parte, che il disegno mostra nel mezzo, col tetto inclinato a destra e con una bifora. Il magnifico Ospedale degli Innocenti, gloria del Brunelleschi, non ancora contaminato dalla gabbia che l’incorona dal 1897, sta a destra in tutta la sua leggiadria. L’artista l’ha, forse per restringerne l’aspetto intero entro i limiti del suo disegno, ridotto di due archi, ma non è possibile pensare che allora fosse così, perchè i documenti sincroni parlano recisamente di nove arcate, di dieci colonne e d’altrettanti medaglioni in terracotta smaltata. Si sa poi che le due fronti architettoniche estreme furono decorate nel 1818, e che l’opposto edificio, col portico simile, fu costrutto nel 1518 da Antonio da Sangallo pei Servi di Maria.

Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno di fra Bartolommeo di S. Marco (1475-1517)


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LXXX.


P
iazza dei Peruzzi, molto pittoresca, ma dal disegnatore Burci arricchita d’effetti scenografici, col modificare l’edificio di scorcio a destra e riprodurre, nel fondo, al di là dell’arco, anziché la casa Fossi, la torre degli Acciaioli che sorge in Borgo SS. Apostoli (vedi tavole XCI e XCV). La casa Magnani, a sinistra dell’arco stesso, era però, come la veduta dimostra, e fu alzata d’un piano, mentre le altre case, pure dei Fossi, furono rimodernate anche su via delle Brache. In questa piazza si onorò la salma di Coluccio Salutati con incoronarne, con grande pompa, il capo.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna e bistro d’E. Burci (1846). [p. 273 modifica]