Cento vedute di Firenze antica/Vedute/LX - LXX
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Vedute LX - LXX
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LX.
P
iazza Santa Trinita nel 1485, riprodotta in fondo a un affresco di Domenico Ghirlandaio, che vedesi nella cappella Sassetti in Santa Trinita e rappresenta un miracolo di san Francesco. A sinistra si vede il Palazzo Spini col sedile e varie tettoie, in mezzo il ponte con al di là diverse case e a destra l’antica e interessante facciata di Santa Trinita demolita, e adattata all’interno, quando fu sostituita nel 1593 dall’attuale del Buontalenti. Il palazzo attiguo, che, trasformato, è oggi dei Brogi, appare all’inizio della sua costruzione.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Fotografia dei Fratelli Alinari.
LXI.
P
iazza della Signoria nel 1515, secondo Giorgio Vasari autore dell’affresco esistente nella Sala di Leone X, nel Palazzo della Signoria, e rappresentante quel papa che in quell’anno vi passa con grande corteggio recandosi a Bologna ad incontrar Francesco I. A destra sorge il palazzo con la ringhiera dove si vedono il vecchio Marzocco e il David di Michelangelo collocatovi nel 1504. Poi, di scorcio, seguono la chiesa di S. Piero Scheraggio, le case sostituite oggi dagli Uffizi e la Loggia dei Lanzi. Sotto l’arco di destra si vede la Giuditta di Donatello, levata dalla ringhiera dodici anni prima per far posto al David, e sotto quello di sinistra l’Ercole fatto dal Bandinello, proprio per quell’occasione, come scrive il Vasari: «Ma l’anno 1515, nell’andare a Bologna passando per Firenze papa Leone X, la città, per onorarlo, tra gli altri molti ornamenti ed apparati, fece fare sotto un arco della loggia di piazza, vicino al palazzo, un colosso di braccia nove e mezzo, e lo dette a Baccio».
Raccolta topografica degli Uffizi. — Fotografia dei Fratelli Alinari.
LXII.
P
iazza del Ponte Santa Trinita. Nel mezzo si vede il Palazzo Spini del sec. XIV, prima dei restauri del 1874. A sinistra, nel Palazzo Adami, l’elegante altana appare ancora aperta e il piano terreno non è crivellato di botteghe.
LXIII.
B
attistero, Loggia della Misericordia o del Bigallo e Corso degli Adimari oggi primo tratto di via Calzaioli verso il Duomo. Il Battistero non è molto particolareggiato, ma, poichè il monumento sussiste, come la Loggia del Bigallo, la cosa interessa poco. È però notevole la scala che lo circonda, perchè fu dal Granacci disegnata o seguendo una vecchia tradizione o traducendo in progetto grafico l’idea di Leonardo da Vinci, il quale — come racconta il Vasari — «mostrava volerlo alzare e sottomettervi le scalee senza ruinarlo». Comunque sia, il disegno, è specialmente interessante per le torri e le case che fiancheggiavano il Corso degli Adimari, i quali possedevano la maggior parte d’esse, compresa la torre a sinistra (contigua alla Misericordia), che fu demolita nel 1843.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno di Francesco Granacci (1477-1543).
LXIV.
V
ia Calzaioli, già Corso degli Adimari, prima dell’allargamento compiutosi fra il 1843 e il 1844. A destra la Loggia del Bigallo appare non ancor restaurata nelle bifore e con l’arco d’angolo murato. Di prospetto, la Torre degli Adimari sorge ancora intatta.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna e ad acquerello d’E. Burci (1843).
LXV.
V
ia Calzaioli, già Corso degli Adimari. Principio delle demolizioni nel 1843. Già la torre degli Adimari, prossima alla Misericordia, è dimezzata.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna d' E. Burci (1843).
LXV.
V
ia Calzaioli, già Corso degli Adimari. Bottega detta «degli Adimari» del sec. XVI, demolita nel 1843. Nello stemma dell’architrave è però evidente il gallo, impresa del Bigallo.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna d'E. Burci.
LXVII.
V
ia Calzaioli. Demolizioni del 1843-44 presso Or San Michele.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna d'E. Burci.
LXVIII.
V
ia Calzaioli, già Corso degli Adimari. Allargato sino a via dell’Oche dov’era la loggia detta la Neghittosa (1843).
LXIX.
V
ia Calzaioli vista dall’angolo di via dei Lamberti. A sinistra sorge Or San Michele, a destra S. Carlo, visti di scorcio e parzialmente. Poi gli edifici si restringono formando il Corso degli Adimari qual era prima delle demolizioni del 1843.
Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna e ad acquerello d’E. Burci (1843)
LXX.
M
ercato Vecchio. Piazza. La più antica e centrale di Firenze, abbattuta negli anni 1881-90. Nell’angolo smussato di via Calimara si vedeva il tabernacolo della Tromba demolito nel 1889, e di contro, inclusa nella tettoia isolata, la Colonna con la statua allegorica della Dovizia scolpita da G. B. Foggini (1722) in sostituzione d’altra più antica, di Donatello, purtroppo perduta. Da un lato della piazza, verso la via de’ Ferravecchi, sorgeva la Loggia del Pesce, architettata da Giorgio Vasari nel 1568. Rispettata, durante le prime demolizioni, non trovò nella sua eleganza tanta grazia che la salvasse dalle seconde. La Dovizia del Foggini è ora nel Museo di S. Marco.