Che? non credevi forse, anima schiva
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
II
Che? non credevi forse, anima schiva,
Cader sotto il mio giogo alto e possente?
Credevi tu quell’orgogliosa mente
Mantener sempre d’ogni affetto priva?
5Sotto qual clima, in qual’estrania riva
Alma si trova, ch’il mio ardor non sente?
Arser gli Dei, non che la mortal gente,
Alla mia face eternamente viva.
E tu sola pensasti andar disciolta?
10Or mira: preparata è la catena,
Il giogo, e i lacci, onde fia l’alma involta.
Così parlommi Amore, e la serena
Tranquilla pace fu dal mio cor tolta:
Ahi lacci, ahi giogo, ahi servitude, ahi pena!