Che largo sangue, o che sì gran sudori
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
LXIII
Che largo sangue, o che sì gran sudori
Possono in riva del Giordan versarsi,
Che il sofferto martir debba uguagliarsi
4Al pregio altier degli apprestati onori?
Oh di che palme, oh di che verdi allori
Vedran la fronte i vincitori ornarsi!
E quanti, oh quanti sovra lor cosparsi
8Fien per amiche man nembi di fiori!
I cari nomi infino al cielo andranno
Fra lieti canti, e le natie contrade
11Rimbomberan del celebrato affanno.
L’aste, gli scudi, e le sanguigne spade,
E gli stessi cimier si serberanno
14Per maraviglia alla futura etade.