Cinto il crin di gramigne e di ginestre

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Giovanni Battista Richeri

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Cinto il crin di gramigne e di ginestre Intestazione 5 febbraio 2022 100% Da definire



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XI


Cinto il crin di gramigne e di ginestre
     L’ispido mio Caprar si ringalluzza
     D’intorno a Fille, e il rozzo ingegno aguzza,
     E snello fassi come un Fauno alpestre.
5Nè vede il folle di color terrestre
     Tinto il suo ceffo, e non sa quanto ei puzza:
     Deh, Fille, un tant’orgoglio omai rintuzza,
     Ond’egli disperato s’incapestre.
So che di lui ti ridi, e col sogghigno
     10Apertamente all’alire Ninfe il mostri;
     Ma sappia anch’egli il suo destin maligno.
Digli, che di rossore omai s’innostri,
     Mirando al fonte il volto suo ferrigno:
     Filli non nacque a darsi in preda a’ mostri.