Colei, che in volto di sì dolce e tanta
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Tagliazucchi
VII1
Colei, che in volto di sì dolce e tanta
Pietà sfavilla, e par non ebbe mai
Dal dì che Adamo aperse gli occhi ai rai
Del Soi, poi colse morte, ahi!, dalla pianta;
5Perchè vedermi a piè la cetra infranta
Vuo’ pria, ch’altra che lei suoni giammai,
Me fuor di questo Mar d’affanni e guai
Salvo a riva trarrà con sua man santa.
Un della turba io non son già, che morto
10Mille volte s’appella, e vivo; tale
Strano governo il cieco Amor fa d’esso!
Amo, e canto colei, colei che spesso
Sua speranza ognun chiama e suo conforto,
E sa ben, che non è cosa mortale.
Note
- ↑ Protezione di Maria N. D.