Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/Ai lettori

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Ai lettori

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Elogio di Giuseppe Toaldo
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AI LETTORI

L’ABBATE TIATO.

LA lode non è nè può essere giammai indifferente. Ella è un omaggio che l’ammirazione tributa alla virtù, ed ai talenti. Chi poi ne abusa spinto o d’ambizione, o da timore, o da un vile interesse è uno schiavo dell’adulazione. Una lode meritata diviene cara, e pregevole, se fallace, e fantastica desta un odioso disprezzo. Il [p. iv modifica]linguaggio dell’uomo fanatico seduce, quello dell’artifizioso corrompe: ma l’uomo onesto, autorizzato dall’universale sentimento verso il Soggetto lodato, le di cui Opere sono esposte alla censura ed all’estimazione a un tempo d’un Pubblico, non teme di riprodurre monumenti d’onore, e di gloria dell’Illustre Scrittore, il cui nome va collocato nel rango degli Uomini immortali, e per distinte qualità, e per dottrina. Il tributo ch’io rendo al Signor Professore Toaldo, rapito a vivi l’Anno 1798, con danno delle Scienze, e delle Lettere, è da lui meritato, ed appunto perchè vivente lo trascurò, per giustizia lo chiede dopo la sua morte la celebrità de’ suoi studj. Possa il mio rispettoso sentimento rendere qualche onore alla sua memoria, e supplisca alle forze del mio limitato ingegno nell’enumerare i suoi meriti, l’Elogio fatto dal Nobile Monsignor Angelo Fabroni Presidente della Regia Università di Pisa, Membro della Società Italiana delle Scienze, e Socio di altre insigni Accademie.

L’Opera pertanto ch’io vi presento, cortesi Lettori, è la Raccolta delle profonde Osservazioni trattate dal Signor Abbate [p. v modifica]Toaldo, nei suoi Giornali Astro-Meteorologici. Pubblicò il Primo Giornale nell’Anno 1773, l’ultimo nell’Anno 1798. Il Primo lo troverete stampato come uscì la prima volta, perchè ripieno di cognizioni, ed erudizioni; negli altri evitai le ripetizioni, e presi soltanto ciò che di nuovo trovai scritto dal dotto Autore. La Serie de’ Ristretti Meteorologici per le Pioggie, qualità de’ Giorni, de’ Venti ec. la posi alla fine di qùest’Opera per comodo del Leggitore, potendo vedere quasi a colpo d’occhio la differenza da un Anno all’altro. Varie altre Opere Meteorologiche parte inedite, parte pubblicate separatamente dall’Autore le accoppiai a quei Giornali a’ quali spettavano. V’aggiunsi l’Emendazione dei Barometri, e Termometri del Signor de Luc, ed il Calendario Perpetuo, tratto dall’osservazione di 61 Anno circa.

Molto io debbo in questa grata impresa alla cortesia del Sig. D. Vincenzo Abb. Chiminello P. P. P. d’Astronomia, e Meteorologia nell’Università di Padova, Nipote del Signor Professore Toaldo, di gloriosa memoria, e degno d’essergli Successore.

Non lasciate che la virtù, ed il genio [p. vi modifica]restino dimenticati, poichè in quest’Opera, essi non sono già tratti dal Mondo immaginario, ma dal leale, e sincero in cui appunto la sola gloria è fondata sulla base dell’onore, e della giustizia.


18. Marzo 1802.