Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/Se abbia la elettricità atmosferica qualche influenza sul corpo umano

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Se abbia la Elettricità Atmosferica qualche influenza sul Corpo Umano, ed avendola quali ne sieno le conseguenze, e gli effetti

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Se abbia la Elettricità Atmosferica qualche influenza sul Corpo Umano, ed avendola quali ne sieno le conseguenze, e gli effetti
Distanza del campanile di S. Marco in Venezia dalla specola astronomica di Padova colla posizione geografica del medesimo Degli effetti attribuiti dagli scolastici all'antiperistasi
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Se abbia la Elettricità Atmosferica qualche influenza sul Corpo Umano, ed avendola quali ne sieno le conseguenze, e gli effetti.


Questo Problema fu proposto dall’Accademia di Lione pel concorso de’ Premj, l’Anno 1776. Vi concorse il Signor Professore Toaldo con una Dissertazione scritta in Francese, ma non ottenne corona. Ebbe in ciò parte, forse, come fu già rotato dal Dotto Strange, una qualche parzialità Nazionale; ma comunque sia quegli Accademici pubblicarono però alcune Tavole dell’Autore annesse alla sua Dissertazione. Di questa vuolsi pubblicarne un compendio, meritandolo per molti riguardi1.

L’autore confessa primieramente ch’era non facile cosa lo sciogliere la quistione, perchè l’Atmosfera influisca anche col suo elaterio, e col suo peso sul corpo umano, non [p. 182 modifica]che col suo secco, coll’umido, col caldo, e colle variazioni continue che in tutto ciò prova2. V’influisce altresì colle diverse Arie, che in se contiene, ed intendeva dire, de’ Gas aeriformi, che già fino d’allora cominciavano a fare dello strepito, e che poi ne fecero tanto, e ne fanno presso i Chimici, i Fisici, ed i Meteorologi non solo, ma anche presso i Medici3 Ad ogni [p. 183 modifica]modo egli prescinde da tutto ciò, e solamente considera il Fluido Elettrico sempre esistente già nell’Atmosfera, che ci preme, e circonda, e ch’egli chiama Elettricismo Aereo, quello che sempre esiste ne’ corpi umani, e che perciò lo chiama Elettricismo Animale.

L’Elettricità difatto sempre esiste nell’Aria, ma ora vi si trova in eccesso, ora in difetto, ora positiva, ed ora negativa al variarsi principalmente delle Stagioni, e delle Meteore. Trovasi pur anche attivissima sempre nelle macchine umane, ma essendo queste capaci in varj modi elettrizzarsi pure ora in eccesso, ed ora in difetto, e di dare, o togliere tal fluido a’ corpi circostanti, perciò dall’Atmosfera ora ne ricevono in aggiunta, ora ne versano in essa, e [p. 184 modifica]variando quello che in questa esiste provano pure delle massime varietà anche in quello ch’esiste dentro di loro. L’Elettricità tende costantemente a porsi in equilibrio, e accorrere ne’ corpi ne’ quali essa scarseggia. Perciò se i nostri corpi ne scarseggiano, ne ricevono subito dall’Aria, se questa poca ne contiene ne riceve subito da quelli, appunto come succede anche ne’ vegetabili. Anzi veggiamo ciò succedere in questi con una grande energia, e forza; e se questi al variare delle Stagioni, e delle Meteore molto risentonsi dell’Elettricità, lo stesso a proporzione succederà anche negli animali per legge di analogia, perchè niente v’è d’isolato in natura, e perchè non v’è una differenza decisa, ed assoluta tra la macchina degli uni, e degli altri.

Vediamo certamente i Corpi nostri dar forti segni d’Elettricità colle fregazioni, col moto gagliardo, col comunicare con corpi pieni di tal fluido, e farsi Analettrici, o Idiolettrici anch’essi, come gli altri corpi, al caso, e nelle circostanze. Siamo certi in somma che di elettricismo sono pieni, e questi dentro di essi, secondo l’Autore, sempre nasce, e si genera dalla fregagione con[p. 185 modifica]tinua che si fa ne’ vasi Arteriosi, e Venosi per causa della circolazione del sangue; e tanto perenne, secondo esso, è tale fonte, che ad onta dell’assorbirne, e distraerne molta l’umidità del sangue, sempre ne rimane una buona dose nel sangue stesso suo defferente, e con esso circola per tutto il corpo, e col mezzo delle secrezioni: si distribuisce per tutto lo stesso. Anche la Traspirazione insensibile ne dissipa, ma sempre riproducendosi non manca mai, e poi se ne introduce dell’Atmosferica, e molta poi ne trattengono, e conservano le parti meno defferenti del corpo, come le cellurarie, le glandulose, e tutte quelle che formate sono di materia adiposa.

Ora altre idee forse avrebbonsi in tale proposito, ma senza divagare dall’argomento, coll’Autore osservaremo, che, del fluido elettrico ritiene sempre gran quantità l’insigne glandula del Cerebro, e là esso anzi principalmente risiede, e di là parte diffondendosi per tutti i nervi, e per tutti i muscoli. Corre, volteggia, circola per questi dando origine al così detto una volta fluido nerveo, e Spiriti Animali, a quel Fluido insomma che pretendevano tempo fa, almeno [p. 186 modifica]i Medici, esistere invisibile, igneo, instantaneo ne’ moti suoi, dentro a’ Corpi umani, e formar esso principalmente ciò che si chiama Organo della Vita. Fluido, che pel vano de’ Nervi porta il volere dell’Anima, con moto instantaneo, dal Cerebro alla punta de’ Piedi, e da qualunque parte del Corpo gli urti esterni porta pure al Cervello, ed il moto mirabile genera de’ Muscoli, e la più meravigliosa ancora loro forza, e la loro irritabilità. Bene osserva il Toaldo4, che non è possibile attribuir tali effetti nè al sangue, nè a verun’altro fluido, ma ad uno incalcolabilmente elastico sottile, istantaneo, quasi ne’ moti suoi igneo, il che conviensi mirabilmente al Fluido Elettrico. In fatti è certo che codesto non ha peso sensibile, trovasi intimamente unito, o come ora dicono [p. 187 modifica]Affine alla Luce, o pronto almeno ad unirvisi sempre, e così pure al Calorico, è d’una inconcepibile sottigliezza, ed Elasticità dotato, ed è quasi istantaneo pure ne’ moti suoi. L’Autore osserva a questo proposito che può percorrere secondo Monnier 4280 Tese in un solo 1" secondo5, sicchè crederlo possiamo quasi l’animatore del corpo umano, il vis vitæ dello stesso, e quell’igneo principio animatore, che un tempo già ammisero i Stoici, e che Virgilio rammentava nelle Georgiche col noto Verso:

Igneus est ollis vigor, et cœlesti origo.

Che i Nervi poi principalmente i traduttori siano e conduttori in noi di tal fuoco, crede l’Autore di poterlo dessumere, oltre altre cose, anche da colpi terribili elettrici della Torpidine, e dell’Anguilla del Surinam. Codesti Animali, che a loro volontà danno la scossa stessa che dà la boccia di Leiden, fu osservato, come la parte del loro corpo, [p. 188 modifica]che ciò fa, trovasi ricca, e sopraccarica d’una moltitudine di Nervi. Comunque sia i Corpi umani pieni certamente sono d’Elettricismo, e perciò fregando la pelle con lana, pelli di Castoro, ed altro, ciò manifestano subito, anzi da per se stessa la Elettricità manifestasi in molti gettando faville, e pennacchj Elettrici all’oscuro. E se prestansi a qualche moto straordinario: altri fregando dietro gli orecchi eccitavansi subito tremori, e dolori spasmodici in tutto il loro corpo: altri col solo premere il Cranio vedeano fuochi, e sciatille ne’ loro occhi, e tutti poi ne vediamo di queste stroppinandoci gli occhi. In molti mali infiammatorj ebbero alcuni il viso radiante, ed altri nel caso di forti alterazioni d’animo, passioni smoderate amorose, ed alterazioni di cervello6.

Infiniti fatti potrebbonsi riportare di ciò se lo permettesse codesto Compendio; ma che Elaboratorj siano i Corpi umani dell’Elettricità, secondo l’Autore mostrasi anche il trarsi più di faville Elettriche da’ Corpi vivi, [p. 189 modifica]che da’ Morti, e da’ Giovani, che da’ Vecchj.

Perciò forse i Giovani inquieti, incostanți, focosi, benchè perdano molto dell’Elettricità Animale per la troppo abbondante traspirazione, e per la mollezza, ed umidità delle loro fibbre. La virilità all’opposto gode maggior vantaggio per l’equilibrio di ogni cosa nelle loro macchine; ma pur troppo ciò dura poco, e passa presto. La Vecchiaja poi rugosa, rendendo le Fibbre secche, i Vași semi otturati, i Fluidi grossieri, e crassi, ingorgato il Cervello, meno irritabile il cuore, lenta e viziosa la digestione, a differenza de’ Giovani, diventano fiacchi non solo, ma anche imbecilli.

Se per qualunque motivo l’Elettricità nostra cresce poi in eccesso, cadiamo allora in gravi mali, come nella manìa, nella fantasìa sregolata, nella pazzia, nelle febbri ardenti, ed in altri disordini del Corpo, dello Spirito . Se poca in difetto, possiamo cadere al contrario nella malinconìa, malattie di languore, imbecillità, torpori, languidezze, e simili. Sopra tutto le malattie di Spirito possono dipendere da uno sbilancio dell’Elettricità Animale, appunto perchè questa fluido [p. 190 modifica]e sembra comporsi e discomporsi nel Cerebro. Anche le Convulsioni particolarmente dalle Donne, sembrano perciò dipendere dall’Elettricità Animale sbilanciata. Difatto tutti i Nervi partono dal Cervello, e formando diverse Divisioni principali più numerose, e più o meno estese, tutto il corpo percorrono, ogni Divisione portandosi a quella parte di esso destinata a’ Sensi, ed all’Infinite Sensazioni poi prodotte da questi . I Nervi, che pur imitar dovrebbono le corde elastiche d’uno Strumento di Musica, niente affatto sono tesi; ciò nullaostante con istupenda celerità comunicano all’anima te impressioni degli oggetti esterni, e quando vuole la volontà, colla stessa prestezza comunicano il moto alle membra. Dunque conviene ammettere, che, nel Cervello si prepari un fluido mirabile, che di tali cose sia la cagion primaria, e dia pure il moto di dilatazione e contrazione a’ Mascoli, o alle Fibbre, e, Viscichette loro, senza il quale non potressimo essere capaci di moto. I Nervi concorrono all’azione de’ Muscoli, mediante appunto il Fluido Elettrico, che ad essi comunicano, e perciò se la quantità, o l’azione di tal Fluido si muti, sei alteri tut[p. 191 modifica]ta la macchina umana si risente, e si duole.

Ma il Fluido Elettrico, come in propria sede risiedendo pure nell’Aria dentro alla quale immersi siamo sempre, e che sulle macchine nostre pesa, preme, ed agisce in varj modi pur sempre: dallo stato dello stesso dunque nell’Atmosfera dipenderà moltissimo anche lo stato di quello che dentro noi risiede. Ed in vero quando per via delle macchine artifiziali raccogliamo l’Elettricità Aerea, e la comunichiamo, ed introduciamo ne’ Corpi nostri ne risultano in questi de’ curiosi effetti. Sanno quei che assoggettatonsi appunto alle cure Medico Elettriche (non invero tanto giovevoli come erasi creduto, nè sicure), come subiscono spesso emorragie, salivazioni, punture, e calore insolito, nelle membra elettrizzate, sudori e perfino febbri, e convulsioni. L’Autore molti esempj riporta, ed osserva, come tali sperienze ebbero sempre più di effetto sui Giovani, che sui Vecchj, non contando alcune eccezioni causate da diversità di temperamenti, costituzioni, ec. poichè le eccezioni particolari non distruggono mai le regole generali.

È troppo noto, che quando va sossopra l’Atmosfera, e corrono Meteore strane [p. 192 modifica]stemperate Stagioni; la Elettricità Aerea trovasi appunto in grave sbilancio, ed in somma energia, ed attività. Tali moti essa appunto in tal caso comunica, e tali sbilancj anche all’Elettricità Animale per cui difatto i Corpi umani se ne risentono non poco. I Corpi nostri già per se sono sovente veraci Conduttori dell’Elettricità Aerea. Lo sono in certe occasioni tanto quanto i Fili, e le Punte Metalliche, i Cervi volanti, e simili. Noti sono mille casi a tal proposito di persone, che isolate in mezzo a’ Campi se alzavano il braccio, e la mano contro il Cielo davano decisi segni d’Elettricità, e ben forte anche a Ciel sereno, ma vicino però a provar tempo rotto . E mille casi pure noti sono di quei che in tempo di procella Estiva, come Saussure, e Jallabert, se un dito distendevano verso il Nembo vedeano sortire da questo crepitanti scintille, e commozione provavano nel Corpo, e punture, e scintillazioni. Anzi dentro alle Stanze più chiuse provasi ciò bene spesso, e ne’ proprj letti da tanti nell’infuriar della procella; in fine mille cose dimostrano l’azione dell’Elettricità Atmosferica sui Corpi umani, e sull’Elettricità Animale de’ medesimi, per cui i medesimi altresì al variare della prima variar pur deg[p. 193 modifica]giono la seconda, o in bene, o in male, o in eccesso, o in difetto, e così discorrendo. Generalmente coll’Autore possiamo distinguere due stati dell’Atmosfera, il Sereno ed il Secco, ed il Nuvoloso, o almen Vaporoso, ed umido. Nel primo caso è pesante, nel secondo leggera; nel primo è anche più elastica, che nel secondo, ed in quello perciò ordinariamente stiamo bene, ed in questo stiamo male. L’umidità è il massimo e grande Conduttore, sempre del Fluido Elettrico, il quale perciò corre abbondante, o almeno più unito, ed energico in tempo umido per l’Aria, che in tempo secco. In tempo secco equabilmente, e tranquillamente si dispone, e circola per l’Atmosfera, e perciò non urta, non altera, nè: pone fuor d’equilibrio l’elettricità ne’ Corpi umani esistente. Credea anche Franklin, che l’aere secco servisse, come a fissare la Elettricità ne’ Corpi, ed impedirne l’uscita. Difatto l’Elettricità facilmente si dissipa nel vuoto. Siamo perciò ilari, attivi, vigorosi nel bel tempo. Il gran muscolo del Cuore diventa più animato, le secrezioni più facili, la circolazione più viva, le operazioni del cerebro più pronto, e più energiche. Pronto perciò anche di [p. 194 modifica]più diventa lo Spirito ne’ bei tempi, e partecipa del ben essere del Corpo7.

Succede pero così anche talora, mentre non iscarsa, ma anzi abbondante molto è di vapori l’Atmosfera. Ma se questi per l’azione del Calorico ridotti siano a somma attenuazione, e dissoluzione tanto sull’Aria immedesimansi che niente ad essa tolgono della sua dinsanità, poco assai d’umidità v’introducono, ed un ’ eguabil moto e circolo danno all’Elettricità Atmosferica. In tali casi pure i Conduttori indicano che in eccesso abbonda è vero questa nell’Aria, ma perchè non isbilancia, non turba la tranquillità dell’Aria stessa, e l’Animale Elettricità non ne prova verun danno. Anzi, un tale stato dell’Atmosfera è forse più giovevole, e giocondo alle macchine nostre, che quello d’una decisa seccità. Un’estremo asciutto potrebbe in essa concentrare troppo e fissare l’Elettricità Animale e causarci del male8. [p. 195 modifica]È però vero che vi si oppone la traspirazione insensibile, sottraendo da noi, umidetta com’ella è, una data porzione d’Elettricismo. L’Aria si beve sempre l’umidità, e questa l’Elettricità; quindi per mezzo della traspirazione, anche ne’ gran seccori l’aria sugge da noi sempre qualche poco d’Elettricità, e così toglie i mali effetti da noi della troppa fissazione, ed abbondanza della medesima. Per la qual cosa se i grandi calori Estivi, non siano eccessivamente secchi, i nostri Corpi non vanno incontro a malattie, ed a languori: come succede nell’estreme arsure. E se i gran caldi estivi, siano poi anche Sciroccali, cioè, umidi assai, in tal caso i Corpi nostri patiscono sommamente, e provano un’incomoda spossatezza, e languidezza, ed una somma ottusità, ed inoperosità di Cervello. Anche i gran Venti asciutti perciò non fanno male ai nostri Corpi, perchè dispongono l’Atmosfera alla purezza, ed al sereno, tanto nella State, che del Verno. Possono diseccare l’aria, e condensarla anche nel gran caldo, e così [p. 196 modifica]renderla più capace di sostenere i vapori, e diradarli9. Già è il gran caldo, ed il gran freddo, che egualmente diseccano i Corpi, e diseccano, e nettano similmente anche l’aria.

Per tali cause veggiamo anche in pieno gli abitatori dell’alte, e secche Montagne, o di que’ piani che pur asciutti sono alti, e ventilati, ancorchè assai caldi, godere d’una decisa superiorità di corpo, e di spirito sopra quei che vivono nelle pianure basse, pingui, umide, e fangose. Al più i primi possono andar soggetti qualche volta a brevi mali acuti, ed alterarsi il cervello: Ma i secondi senza forze, torpidi, pigri, melcosi e senza talenti, camminano anche sempre in [p. 197 modifica]processione coll’idropisie, colle periodiche i febbri, e putride; colle flussioni, reumi, batarri; e mille altri incomodi, e malanni10.

Ma quando poi i vapori nell’Atmosfera si uniscono insieme, si adensano, ed ingrossano, allora dalla stessa portansi via abbondantemente l’Elettricità. Per questo succede spesso che in tal caso i Fili Metallici, Cervi Volanti, e simili altri ordigni non diano segni di Elettricità. Aerea, o dianli languidi. L’Igrometro segnando molta umidità aerea, e l’aria appunto del disporsi così al mal e tempo, diventando assai leggera, e men elastica, viene a formare intorno a’ Corpi nostri una spezie di vuoto per cui l’elettricità nervea, e muscolare, direi quasi scappa da essi, ed essi trovansi subito sconvolti, e mal montati. Tutti, chi più, e chi meno, se[p. 198 modifica]condo l’età, la salute, ed il temperamento, proviamo un male stare, perchè tarde si fanno le membra, e pesanti, tarda la circolazione, ec. E più che cresce l’addensamento de’ vapori acquei nell’Atmosfera, e lo sbilancio in questa del fluido elettrico, e diciamo pure, anche del Calorico, e de’ Gas-aeriformi, più le macchine organiche se ne risentono. Infatti nelle stemperatissime Stagioni riproviamo perfino i dolori dell’antiche, e già guarite lussazioni, ferite, fratture, e spesso anche preludj sono queste di prossima mutazione di tempo. Provano anche i sani veglie notturne, e strani sintomi poi gli ammalati. I Pazzi più mattiscono, e gli Epiletici, Lunatici, Convulsionarj più soffrono. Forse si accelerano anche morti improvvise, e si aumentano le ordinarie11. Se ciò porta anche pe’ vegetabili stessi un maggior moto ne’ loro, succhi, ed uno stato di oscillazione, e di tumulto nell’acqua [p. 199 modifica]e nell’aria, tanto più risentirsene duggiono anche le macchine organiche degli uomini, e degli animali, che invero poi sono Elettrometri decisi, come i vegetabili, ed in certo senso anche più.

L’Autore nota come i vapori più affettano i corpi umani dell’acqua stessa, perchè questa ancorchè affine sommamente all’Elettricità, ed ottimo conduttore di codesto fluido, pure in massa assai meno ne riceve, che conversa in vapore. Perciò i vapori pieni sono d’Elettricità e siccome le Mollecole di questa hanno una somma forza di repulsione, per cui si respingono a vicenda, i vapori saturati di essa quando toccano i corpi nostri, per i pori entrano, e penetrano facilmente dentro a’ corpi medesimi, il che non fa mai l’acqua in massa. E se troppo aperti trovansi i pori, e per causa di troppo moto, d’abiti pesanti, ec. più facilmente ciò succede, ed è in tal caso che un colpo di vento nebbioso, un’aria piena di vapori, con facilità ci apporta reumatismi, flussioni, dolori articolari, ed altri mali. L’acqua in massa è come una spugna compressa, che non riceve più altro liquore, ed è l’acqua ridotta in vapore che ne riceve ancora, co[p. 200 modifica]me la spugna dilatata: L’adesione della mollecule acquee, fa che sieno recalcitranti a separarsi, e perciò più difficilmente penetrano ne’ pori, ma diventate vapore, 12, e così piene d’Elettricità, e di Calorịco, di forza repulsiva si cacciano con prontezza dentro a quelli, e tolgono anche in tal guisa da’ Corpi troppo dell’Elettricità animale. Per tal motivo ne’ Paesi, e ne’ Climi sempre umidi, e nebbiosi, anche col bụon tempo, gli uomini soggiacciono a molti mali, e sono quali erano i Beozj dell’Antichità.

Per questo ancora più male stiamo, mentre più si addensano, ed abbujano i vapori nell’aria, e de’ giorni prima che scoppia appunto e dirompe colla pioggia, collo sbuffo del vento, e della procella. Anzi in tal [p. 201 modifica]caso respiriamo; e respirano ancora gl’Infermizj, ed Ammalati, si rallegrano perfino i bruti talvolta, tendendo allora a rimettersi in equilibrio l’Elettricità Atmosferica coll’Animale, i vapori diradansi, e l’Aria va riprendendo la sua elasticità, e purezza primiera.

Se dunque è cosa certa, che l’Atmosfera è piena di Elettricità, che questa ha somma parte in tutte le variazioni, e meteore ignee, ventose, ed umide della medesima (insieme col Calorico, colla Luce, co’ Gas, coll’attrazioni però anche della Luna, del Sole), se è pur certo che l’Elettricità risiede, ed opera sommamente ne’ Corpi umani (insieme pur anche colla Luce, col Calorico, co’ Gas, qualunque essi siano) niente impossibile, che le variazioni atmosferiche influiscano sull’Elettricità Animale, ed in conseguenza sulle macchine stesse ora in bene, ora in male degli uomini, e degli animali. Quelle degli uomini possono risentirsene ancor più, e per la sensibilità, e dilicatezza maggiore nel fisico, e per il sistema morale ben diverso, e per la vita pur diversa, che conducono. Che l’Elettricità sia il grande agente adoperato dalla natura per [p. 202 modifica]tale cosa, l’Autore poi lo dessume ancora dal vedere noi all’aumentarsi dell’Elettricità aerea rinvigorirsi la Terra in Primavera, e svegliarsi dal sonno Invernale. Ancorchè il Calor solare sia ancora languente, i vegetabili mettonsi in moto, e gli Animali tutti sentono in se stessi le fiamme d’amore. Invero l’amore appunto paragonavano gli Antichi ad un fuoco, ad una fiamma, che i Corpi scorreva, ed agitava, Virgilio perciò nel Primo dalle Georgiche, dicea:

Haud equidem credo, quia sit divinitus illis.

Ingenium, aut rerum fato prudentia major

Verum ubi tempestas, et cœli mobilis humor. Mutavere vias, et Jupiter humidus austris Densat, erant quæ rara modo, et quæ densa, relaxat,

Vertuntur species animorum, et pectora motus Nunc alios, alios dum nubila ventus agebat Concipiunt; hinc ille avium concentus in agris, Et lætœ pecudes, et ovantes gutture Corvi.

All’umidità aerea, Virgilio, sembra però attribuire çotesti moti de’ bruti, ma il Toaldo nota, che, l’umidità, sola non può far tan[p. 203 modifica]to nelle macchine loro, nè porli in entusiasmo, o per meglio dire impazzirli nell’amore, e che ci vuole qualche altro fluido con essa igneo quasi irritante, ed attivissimo. Ed è tal fluido appunto l’Elettrico, che ora poi vuolsi già unito sempre al Calorifico, il quale in Primavera rianimasi nella terra, e nell’aria. Più energico anzi ei diventa se tempestosa, ed umida corre questa Stagione, almeno pei Vegetabili. Già Duchamel notava come una Primavera burrascosa, accelerava più la vegetazione delle piante in una settimana, che in un mese di tempo stabile, benchè tiepido13. Fassi in Primavera po[p. 204 modifica]sitiva assai l’Elettricità Atmosferica, e secondo Koesthin se quando trovasi negativa ne soffre tanto la vita animale, e la vegetabile ne’ Corpi organici, positiva diventando ambedue ne godono sommamente. E già, lo si ripete, le macchine nostre per mille e mille fatti veggiamo legate troppo alla forza, ed all’azione del Fluido Elettrico, che per l’Atmosfera circola, e che risiede pur anche dentro di esse. Variando poi sommamente codesto fluido lo stato dell’Atmosfera stessa, necessariamente dee pur variare lo stato delle macchine viventi, e senzienti che dentro all’Atmosfera esistono immerse, e soggiacciono a tutto l’urto, peso, influsso, ed azione della medesima.

Era poi troppo naturale, che il grande [p. 205 modifica]Sostenitore e Promotore degl’Influssi Lunari, dovesse nella sua Dissertazione aver sott’occhio anche questi, e crederli grandi agenti ancor essi non solo delle variazioni dell’Elettricità aerea, ma anche dell’animale. Difatto se strettamente legate, troviamo le mutazioni atmosferiche co’ diyersi punti, o Fasi Lunari, con questi andranno legati anche i sintomi morbosi, ne’ quali sembra aver tanta parte l’Elettricità tanto atmosferica, che animale. L’Autore osserva, come già non solo gli Antichi, ma sommi uomini, anche tra i Moderni credettero all’influenza della Luna su molte malattie. Bacone, Mead, Hoffmann, ed altri pensarono cosi, ed i nomi citati meritano certamente molto rispetto. Vediamo i varj Punti Lunari decisamente agire sull’altezza de’ Barometri, e de’ Termometri, sullo stato in somma dell’Atmosfera, e del Mare, per cui affettar deggiono pure i Corpi umani, e lo stato di questi ora in bene, ed ora in male. Pretendesi perciò, che seguitino le Fasi Lunari; la Epilessìa, la Manìa, le Vertigini, le Affezioni Isteriche, le Paralisìe, le Emorragie muliebri molte Ulcere, mali Cutanei, asme, dolori di Rene, Febbri Epidemiche, Crisi de’ mali a[p. 206 modifica]cuti, ed altri. Senza badare, che codesto catalogo è probabilmente un poco troppo generoso, per alcuni di tali morbi; veramente pare, che v’entri l’azione appunto del notturno Pianeta: E v’entri pur anche nel determinare, dirò così, quando mortali sono le malattie, l’estremo punto delle medesime, cioè, la morte. Non sarebbe per questo che gli Antichi fecero la Luna la stessa Dea con Lucina, con Proserpina, la fecero dico, Dea de’ Morti? Sia come più piace, il nostro Autore infaticabile sempre su tutto quello appartiene agl’Influssi Lunari con una pazienza cenobitica compose diverse Tavole, nelle quali esaminansi le morti ordinarie, e straordinarie succedute in alcuni anni, relativamente a’ Punti Lunari, ed altre nelle quali tali Punti stanno di fronte co’ sintomi di un maniaco, e perfino nell’emorragie mensuali delle Donne.

I risultati veramente sono curiosi, e degni d’essere qui riportati per estratto, come pur fece l’Autore. Prese egli da pubblici Registri il Numero delle Morti ordinarie, e straordinarie, o Subitanee per tutto l’Anno 1774. in Padova, e paragonandole allo stato del Cielo, ed ai Punti Lunari prendendo 3. [p. 207 modifica]giorni per ogni punto in ciascun Mese, ne risultò:

Morti d’ogni sorta. Morti subitanee.
Novilunj 
124
Primi Quarti 
112
Plenilunj 
149
Ultimi Quarti 
147
Perigei 
118
Apogei 
108
Equinozj Discendenti 
142
Equinozj Ascendenti 
113
Lunistizj Boreali 
119
Lunistizj Australi 
118
Fuori de’ Punti 10
Per Giorni, 176 di Pioggia, o vento il numero de’ Morti ascese a 
692
48 
Per giorni 189 belli a 
618
Somma Totale 1310
56 

Da codesta Tavola rimarcare si può, che [p. 208 modifica]intorno all’Apogeo, meno morti vi sono, poscia intorno a Primi Quarti. La stessa minorazione incontrasi negli Ultimi Quarti, e ne’ Lunistizj Australi. Tutti questi Punti già per la teoria dell’Autore, e per l’indicazione del Barometro tendono al buon tempo. Il numero maggiore delle morti tanto comuni, che subitanee succede intorno a’ Plenilunj. Un risultato simile dovrebbesi avere intorno a’ Novilunj, Perigei, ed Equinozj, tutte Fasi intorbidanti l’Atmosfera, ma non si verifica ciò che per le morti improvvise, lo che è da riflettersi. Nulla di meno in qualche parte vi hanno luogo anche le morti ordinarie, benchè nè così regolarmente, nè così assolutamente, come le straordinarie. Ma rimarcabilissimo è poi il risultato delle morti ne’ giorni cattivi, e ne’ buoni. Superano di molto ne’ cattivi, benchè formino questi un numero di giorni molto minore de’ buoni. L’eccesso arriva quasi ad un 5.mo. Ma ciò è assai più forte rispetto alle morti improvvise. Di 56. solamente 8. cadettero ne’ giorni sereni, e 48. ne’ giorni torbidi, e procellosi. L’Autore prega anche di riflettere come le morti spesso anticipano tanto sulle Fasi Lunari, quanto sulle rivo[p. 209 modifica]luzioni dell’Atmosfera. Ciò nasce, secondo esso dal provare come i Barometri appunto, l’azione de’ vapori, che sgorgano già dall’acqua, e dalla Terra, i moti della Terra, i moti del Fluido Elettrico Aereo (diciamo pure del Fluido Calorifico, e de’ Gas Aeriformi), prima che arrivato sia tutto ciò al maximum, e finisca scoppiando in buono, e in mal tempo14. Vorrebbe perciò l’Autore dedurne, che non la mutazione di elaterio, di peso, di umido nell’Atmosfera sia la causa prima di tali effetti, ma il solo Fluido Elettrico, che tanto affetta i nervi i muscoli, il cuore, il cerebro, la circolazio[p. 210 modifica]ne del sangue, ed altro in noi15. Colla stessa poi diligenza dà il Giornale d’un Maniaco, nel quale gli accessi di costui mostransi invero molto legati coi Punti Luna[p. 211 modifica]ri. Era solito mostrarsi prima tranquillo per molti giorni: ma sempre però nella scempiaggine involto, poi per alcuni altri diventava mutolo. Facevasi dopo furente, e maniaco, indi ritornava muto, poi ciarliero ed inquieto, indi calmo, come prima, e la vita sua aggiravasi perpetuamente in tal circolo. Ecco il ristretto di codesto Giornale de’ Pazzi.

[p. 212 modifica]
Novilunj Primi Quarti Plenilunj Ultimi Quarti Somma
Accessi Giorni Accessi Giorni Accessi Giorni Accessi Giorni Degli Accessi de’ Giorni
Silenzio Cupo 
6 77 1 5 5 39 2 13 14 134
Inquieto Ciarliero 
2 7 1 2 3 6 0 0 6 15
Furente 
2 5 1 1 3 10 2 6 8 22
Tranquillo 
0 45 0 49 0 43 0 57 -- 194
Vuoti di Accessi 
4 0 8 0 3 6 6 0 -- 22
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Il Matto fe silenzioso, e tristo per 134 giorni, i quali appartengono quasi tutti alle Sizigie, o cadono intorno a questa. Fu inquieto e ciarliero per 15. Giorni, che pure appartengono alle Sizigie. Divenne poi furibondo per 22. Giorni de’ quali si riferisco no pure alle Sizigie; avvertendo, che gli altri Giorni relativi alle Quadrature sono poi combinati cogli Absidi della Luna. Videsi poscia tranquillo per Giorni 194. de’ quali i più si rapportano alle Quadrature. Dunque gli Accessi affettano sommamente i Novilunj, ed i Plenilunj, e ciò abbiamo veduto succedere anche nel numero de’ morti. Rapporto poi a’ Venti, Pioggie, e Procelle dalla Tavola risulta, che gli Accessi per ordinario anticipano tali convulsioni Atmosferiche. Già dissi come l’unione de’ Pesaeriformi, il Corso del Fluido Elettrico, e del Colerico; lo sbilancio in somma di tutto ciò che compone l’Atmosfera16, e tende a to[p. 214 modifica]glierla dallo stato di tranquillità, e portarla a sommo sussalto, e tremore fassi sentire sulle macchine nostre, e su quelle degli animali prima che ciò succeda. Anzi quando [p. 215 modifica]ciò accade, finisce la stessa, per dire così, e l’urto de’ muscoli, e de’ nervi, tutto tende fortemente a riprendere l’equilibrio. D’altronde poi i mali tempi, e tutte le variazioni atmosferiche legate sono ai Punti Lunari, e tra questi le Sizigie principalmente sono efficacissime, per ordinario, e più se combinansi coi Perigei, Apogei, e così di scorrendo.

Porta poi l’Autore un Giornale comunicatogli da un Medico di 24 Mesi, dal 1773 sino al 1775, il quale contiene le purgazioni mestrue d’una Donna in tal tempo. Ne risulta, che in tal tempo comparvero queste 30 volte, delle quali otto si riportano alle [p. 216 modifica]Lune Nuove, otto Lune Piene, 6 ai Primi Quarti, 5 ai Ultimi Quarti, 5 al Perigeo, 4 all’Apogeo,6 all’E D, 5 all’E A, 3 all’L B, 1 al L A. Dunque 16 appartengono alle Şizigie, 9 alle Quadrature, 9 agli Absidi, 11 agli Equinozj, 6 ai Lunistizj. Ed è da rimarcarsi, come non se ne trova al cuna unita a’ Quarti Solitarj, ma sempre quando questi combinano con altri Punti. Perciò in tale affare dobbiamo prendere la regola delle Sizigie in prima, poi dagli Equinozj, indi dai Quarti, e dagli Absidi. Con ciò risponde l’Autore a quei Medici, che credettero di non trovare alcun ordine fisso ne’ Mestrui Muliebri, perchè essi non badavano che ai soli quattro comuni Punti Lunari, cioè, al Plenilunio, Novilunio, ed ai due Quarti. Veramente anche l’Antichità credea che sulle Donne avesse un mero e misto impero la Luna, perchè parevale così di spiegare poi meglio le rapide mutazioni del loro cervello, la volubilità perpetua del loro spirito, e l’incoerenza apparente delle loro azioni fisiche, e morali.

Comunque sia, ecco come in iscorcio ciò che pensava il Sig. Prof. Toaldo degli effetti dell’Elettricità Aerea sul Corpo Umano. [p. 217 modifica]Troppo ci sarebbe da riportare ancora di ciò ch’egli raccolse, e disse nella sua Dissertazione in tale proposito. Se quando la scrisse fossero state scoperte le proprietà, che furono scoperte poi nell’Elettricità appunto, non che dei Gas, della Luce, del Calorico, ec. certamente che avrebbe spesso opinato diversamente. Ad ogni modo ci si vede sempre l’osservatore, ed il Filosofo, anche dove lasciasi trasportare un cotal poco dalla sua fervida fantasia. Ciò è per un dato dove indica i mezzi, perchè i Corpi non perdano la propria Elettricità, e crede che i Frati ne godano in ciò più di noi Secolari, perchè di crasse Lane vanno coperti. Crede pure che ungendosi coll’olio, e mangiando ambra, ed altre sostanze usando per bocca, si avrebbe lo stesso effetto, e porta esempi d’una Donna Irlandese, che visse 140 Anni, e mutò i denti tre volte con tali cose; altro d’un Vecchione di Calcutta, che visse 150 Anni, per tacer d’altri, e per tacere pure simili osservazioni sulle Malie amorose, sulle Simpatie, ed Antipatie umane, ed altro, che troppo dimostrano cosa siamo tutti, quando trasportare ci lasciamo appunto dall’impegno per quel soggetto, che troppo ci piace, ed impegna.

Note

  1. Veggasi la Nota che fece il Signor Professore Toaldo all’Articolo XVIII, §. 11. del Saggio Meteorologico. Edizione 2. e 3.
  2. Forse se l’Autore avesse ciò preso a calcolo, la sua Dissertazione avrebbe avuto altra sorte. Non è difatto possibile di prescindere da ciò che nell’Atmosfera opera la luce, il calorico ec. Vi operano tali sostanze effetti così grandi, che sorprende, come vi possano resistere macchine fatte come le nostre. Basti il dire che crescendo, o scemando il calorico, e l’umidità nell’Aria, questa può passare dai 19. agli 85. gradi di calore sulla Scala di Farenheit, e dalla pressione di 37680 libbre sul corpo nostro a quella di 35680, ed anche meno. E tutto ciò spesso in brevissimo tempo, di modo che alle volte in un quarto d’ora corre un divario di 2000 libbre in più, o meno che portiamo indosso, lo che certo per l’azione de’ fluidi, e, de’ solidi nostri non può riuscire indifferente.
  3. Senza anche pensare con Lavoisier, che l’Acqua in Aria converțasi, e l’Aria in Acqua, ma ammettendo ora con Delambre, ed altri, un’Aria-principio, un Acqua-principio, sempre i Gas hanno gran parte e nella composizione, e ne’ fenomeni di quel fluido in seno al quale viviamo, esistiamo, e moviamci. Eglino hanno gran parte pure nell’azione dell’Elettricità, e del Calorico tano nell’Atmosfera, che ne’ Corpi Umani. Ed in quella principalmente col loro combinarsi, e comporsi: col loro scombinarsi, e decomporsi, ardere, fermentare, bollire, variano al sommo, e la Elasticità, ed il Peso, e l’Umidità, e la Seccura, ed il Calore ec . I Gas aeriformi sono anche salubri alcuni, e respirabili, insalubri, e non respirabili altri, e più, o meno Affini, poi all’Elettricità stessa, alla Luce, al Calorico, a quelle sostanze in somma, che formano una parte integrante, e propria forse dell’Atmosfera stessa.
  4. Credevasi ben che un’altro Fluido avesse parte decisa ne’ moti, e nella forza sorprendente muscolare, voglio dire, il Fluido galvanico sul quale tanto si parlò in questi tempi. Il fatto sta per altro che desso altro non è in fondo che l’Elettrico, e testè il Cittadino Biot dimostrava non esservi una differenza essenziale, e sempre più scoprirsi analoghi tra di loro. Di più il Signor Professore Volta provò lo stesso con molti fatti, ed esperienze, sicchè non provano contrarietà nessuna per tal cosa le idee del Professore Toaldo.
  5. Sono conosciute le sperienze, per tacerne altre, dell’Abb. Bertholon, colle quali si conosce essere così veloce l’Elettricità che in poco più di 5. Minuti Primi potrebbe scorrere tutta la Terra.
  6. Buffon riporta il caso d’un Giovane contrastato da contrarie passioni appunto, che vidde sparso il suo Corpo di punti lucidi nel momento del maggior contrasto, e quello di alcuni Giovani a sè vicini.
  7. Non sembrano per verità certe belle e pure giornate, date dal Cielo alla Terra, come giorni di Festa per rallegrare uomini, e bruti. Ciò è, perchè in tali giorni il Corpo in certa guisa più obbedisce facilmente allo Spirito, e men ricalcitra contro di questo.
  8. Negl’aridi, cocenti deserti dell’Affrica, l’Arabo, ed il Moro errante per essi, va soggetto a malattie gagliarde infiammatorie, e putrescenti; ad essere visionario, volubile, e crudele.
  9. Forse certi Venti decisamente asciuttj colla frizione eccitano, e promuovono ne’ nostri Corpi l’Elettricità, ed anche il Calorico. Parmi almeno che nelle vere Bore, benchè gelidissime, ognuno provi per poco di moto che faccia un non equivoco calore, e di più certo sente in se un’insolita gagliardia, e vigore, buon appetito ec. Non mai tali effetti proviamo col Garbino, benchè freddo, ed in apparenza assai secco. Così fra Scilocco e Scilocco passa pure gran differenza, come vedere si può nell’Operetta intitolata, Dell’Annuali vicende dell’Atmosfera, in Venezia, ec. Per altro col solo soffio d’un mantice vediam elettrizzarsi l'Ambre, il Vetro, la Turmalima, ed altri Corpi.
  10. Ora si są che l’Aria diventa positivamente Elettrica o negativamente, secondo lo stato di purezza in cui ritrovasi. Il Corpo umano bevesi pei Pori suoi l’Aria stessa, come bee l’acqua. È perciò importante che beve un’aria pura, secca; ed elettrica, come succede appunto come in una Camera chiusa per molte ore, e piena di gente l’Elettricità diventava negativa, e riducevasi positiva subito ch’eransi aperte le Finestre
  11. Il Co: Carli deve aver pubblicata una Memoria, nella quale anch’esso osserva, come le frequenti morti subitanee, cadevano in Milano nelle Stagioni stemperatissime. I Gesuiti del Chile, e del Quito gli raccontavano che le Apoplesie nervose erano colà comuni ne’ noti Mesi delle gran pioggie Equatoriali.
  12. Il Calorico è il principale agente per tagliare la coesione tra le Mollecule Acquee, e ridurle in Sferette vuote, leggere, diafane, che si chiamano vapori. Più leggere dell’Aria salgono per essa, e vi si immedesimano, ed incorporano. Pieni sono pure d’Elettricità, e se questa celermente si sottrae da essi insieme col Calorico, si uniscono più, o meno a formare nebbie, nuvoli, ec. Facendosi maggiore la sottrazione di que’ fluidi da essi si uniscono, e concretano a segno di ritornar acqua, cioè, ruggiada, pioggia, ec.
  13. Hamilton osserva nella sua descrizione degli ultimi terremoti della Calabria, come dopo le note straggi colà causate e rovine, singolar cosa era la pronta, e fecondissima vegetazione mostrata dopo da’ vegetabili, e la tendenza pure anche troppo decisa che i bruti non solo, ma anche gli uomini mostrarono per propagarsi. Una straordinaria sovrabbondanza di fuoco elettrico atmosferico fu causa di ciò. Sappiamo quanto abbondi esso pure nella Zona Torrida, e colà pure la tendenza a propagare la spezie non conosce nè limite, nè freno negli uomini, e ne’ bruti; del rimanente l’Elettricità segue il corso del Sole e modellasi tanto sull’annuo, che sul diurno moto della Terra. In fatti animasi in Primavera, cresce nella Ștate, decresce in Autunno, langue nel Verno. Così cresce nelle prime ore del Sole, e fino alle prime ore Pomeridiane, decresce nel Vespero, minora nella Notte. Di più, secondo Saussure va soggetto codesto fluido, come il Mare, ad una spezie di flusso, che variare lo fa in 24. ore, e Pietot, e de Luc ed altri trovarono, ch’era men sensibile alla sola altezza di 5. Piedi da Terra, che non più in su assai nell’Atmosfera, o dentro la Terra stessa. Anche il Fluido Magnetico per le sperienze di Colomb, Custria e altri segue il Corso del Sole, e della Luce, e nell’Anno, e nel giorno. Tutto ciò chiaro mostra come le idee del Toaldo sarebbero state assai diverse, se tutto ciò appunto allora egli avesse saputo, e conosciuto.
  14. Vediam difatto prendere il mal tempo molti insoliti moti negli animali tanto terrestri, che acquatici, ovvero aerei. I Delfini, le Doradi, le Bonite, i Soffiatori, fanno salti, e giuochi per l’acqua insoliti. Le Anitte, Smerghi volano, gridano, e corrono a terra. I gran Serpenti della Torrida fischiano, ed imperversano più del solito, ec. L’Elettricità Animale trovasi in essi più sbilanciata del solito; e se secondo de Luc l’Elettricità rapidamente sottraendosi da un corpo porta per via da esso il Calorico, e lo raffredda, l’umidità de’ vapori che vanno crescendo e riunendosi nell’Atmosfera, oltre altre cause, può causare tali moti negli animali, e negli uomini il male stare, che anticipa il mal tempo, ec.
  15. Ma non si può prescindere dall’elaterio del peso, ec. dell’Atmosfera, poichè alla fine e l’Elasticità, ed il peso, e l’umido diversificato nell’Atmosfera decisamente troppo affetta le macchine nostre, e poi tali variazioni finalmente del tutto legate sono, e connesse con il Fluido Elettrico, e s’egli opera sui vapori, sui Gas, sul Calorico, questi pur agiscono, ed operano su di esso, e lo modificano, e variano, e regolano in mille forme diverse. Ora vuolsi che il Fluido Elettrico sia capace di comporsi; e scomporsi, e Saussure, ed altri lo credono senza esitanza. Di più ora si crede che composto sia di due diverse sorti di Mollecule, le une Attiranti, l’altre Repellanti, che formino due Fluidi come diversi, l’uno de’ quali chiamano rasinoso, e l’altro vistoso. Le Mollecule loro, secondo i casi, ora si attirano, ora si respingono, e con ciò danno causa a’ bizzarri, e contradditorj fenomeni dell’Elettricità. Ciò supposto i fenomeni delle macchine umane ben si vede che dipendere possono, dalla qualità, e dalla natura diversa di tali Mollecule, o correnti diverse del Fluido Elettrico, tanto Atmosferico, che Animale. Forse ciò sapendo l’Autore tutt’altre idee avrebbe adottato nella sua Dissertazione. Anche il Fluido Magnetico (in fondo probabilmente lo stesso dell’Elettrico) si vuole composto da due diyerse Mollecule, e correnti.
  16. Se come ora si pensa quì dei Gas aeriformi che nell’aria appunto tanto operano, cioè, il Gas Idrogeno, o Aria Infiammabile e l’Ossigeno, hanno tanta relazione colla Luce, col Calorico, coll’Elettricità, per cui agiscono sempre unitamente a questi Fluidi, e se l’azion loro dipende pure dall’attrazione della Luna, e dal trovarsi questa ora 27000 miglia vicina, ora d’altrettanto lontano dalla Terra. Se pure dipende l’azione loro dal moto annuo, e dal moto diurno di questa. E se poi dalle viscere di questa esce continuamente copiosa l’Elettricità insieme col Gas Idrogeno, e sale sulle regioni superiori dell’Atmosfera, intorno all’Equatore, e poi correndo ai Poli dove rientra di nuovo nella Terra. Tal circolo pure, secondo i Punti Lunari influisce più, o meno sulla Terra, sull’Aria, sull’Acqua. Se oltre ciò le variazioni Atmosferiche, e gli aspetti Lunari possano nell’Atmosfera dare, a togliere il Calorico, e le combinazioni variare dei Gas, ed accrescere, o diminuire in essa i Vapori. E se dei Gas, alcuni capaci sono di unirsi molto all’Elettricità Atmosferica, ed insieme sono di tal natura, che molti danneggiano le macchine umane, come l’Acido Muriatico, che le reumatizza sommamente, e l’Acido Carbonio, che al sommo le spoșsa. Se la vicinanza pure maggiore, o minore della Luna, e del Sole toglie ora tanto di vapori all’Atmosfera che accresce in questa di troppo l’azione della Luce sul Calorico, senza la quale esso non riscalda; o all’opposto tanto la satura di vapori, che questi la riduce inaccessibile al Calorico per cui proviamo allora un fresco molesto, anche in faccia al chiaro Sole. Se consideriamo pure ch’essendo forse l’Elettricità finalmente una stessa sostanza col Calorico, e colla Luce, e da due diverse mollecule formata può a se stessa servire di causa e di effetto, ch’è forse anche intimamente unità al Fluido Gravifico, il quale è poi l’anima vera del Mondo, e lega tanto un Grillo alla Terra, come la Terra alla Luna, ed ambedue al Sole, a’ Pianeti, alle Comete, e riempie lo Spazio, e le macchine umane decisamente regola, e modera. Se per ultimo tutto ciò considerare vorressimo, unitamente pure a ciò, che l’Anatomia, e la Medicina c’insegna, cosa mai non vi sarebbe da dire, e da riflette sul Problema proposto 30 anni fu dall’Accademia di Lione?