Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio/Libro primo/Capitolo XXXIX

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Capitolo XXXIX

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CAPITOLO XXXIX

[In diversi popoli si veggano spesso i medesimi accidenti.]

Io non credo che la querela de’ fiorentini contro al magistrato de’ dieci fussi al tutto sanza ragione; perché secondo gli ordini antichi della cittá fatti in diversa spezie di governo, quello magistrato aveva piú autoritá che non comportava una libertá bene ordinata, essendo in potestá loro fare sanza participazione di altri, pace, guerre, triegue, leghe, soldare capitani chi e quanti e come volevono, spendere tutti e’ danari sanza alcuno stanziamento o freno, ed avendo generalmente nelle cose appartenenti alla guerra tanta autoritá, quanta el popolo fiorentino. Dalla quale autoritá troppo assoluta nacquono [p. 40 modifica] in buona parte le opinione populare di non volere servire piú quello magistrato; ma avendo mostrato la esperienzia che se bene la troppa autoritá era perniziosa, era anche dannosissimo alla cittá mancare ne’ tempi difficili di uno magistrato di uomini prudenti che vigilassi ed indirizzassi le cose, cognoscendo con le bastonate quello di che non erano stati capaci con la ragione, creorono di nuovo el magistrato de’ dieci sopra la guerra, limitandogli la autoritá in quelle cose che erano giudicate pericolose, alle quali ordinorono bisognassi la participazione degli ottanta. E fu questa deliberazione tale che mai piú poi, eziandio in tempo di pace, si fece difficultá di creare quello magistrato, chiamandoli non dieci di balía come prima per la autoritá assoluta che avevano, ma dieci di libertá e pace.

Non è simile lo esemplo di Terentillo, perché la autoritá de’ consuli, quando non erano nelle espedizione, non era in parte alcuna assoluta, ma sottoposta alla provocazione al populo, impedita dalla intercessione de’ tribuni, ed in tutte le cose gravi piú tosto esecutrice de’ pareri del senato che padrona, e però vi era manco cagione di moderarla, anzi era moto tutto sedizioso ed a fine di introducere uno governo interamente populare e licenzioso. Donde nacque che ancora che in quelli tempi la plebe potessi assai e fussi molto volta a battere e’ magistrati patrizi, si difese piú facilmente la autoritá consulare come autoritá non troppa, ma moderata e conveniente.