Cura, che di timor ti nutri e cresci
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a5/Nuvola_apps_bookcase.svg/20px-Nuvola_apps_bookcase.svg.png)
MONSIGNOR GIO. DELLA CASA.1
Cura, che di timor ti nutri e cresci,
E più temendo maggior forza acquisti,
E mentre colla fiamma il gelo mesci,
Tutto il regno d’Amor turbi e contristi:
5Poichè ’n brev’ora entro al mio cor hai misti
Tutti gli amari tuoi, dal mio cor esci:
Torna a Cocito, ai lagrimosi e tristi
Campi d’inferno; ivi a te stessa incresci.
Ivi senza riposo i giorni mena,
10Senza sonno le notti; ivi ti duoli
Non men di dubbia che di certa pena.
Vattene: a che più fiera che non suoli,
Se ’l tuo venen m’è corso in ogni vena,
Con nove larve a me ritorni e voli?
Note
- ↑ La gelosia.