Della congiura di Catilina/XIX
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Traduzione dal latino di Vittorio Alfieri (1798)
◄ | XVIII | XX | ► |
Pisone dappoi fu mandato Questore con autorità pretoria nella Spagna citeriore, ad istanza di Crasso, che lo sapea nemico di Pompeo. Nè al Senato spiacea di assegnargli quella provincia; bramando piuttosto lontano dalla Repubblica un uom sì perduto. Molti anche de’ buoni stimavano Pisone un ostacolo al poter di Pompeo, che oramai diventava terribile. Ma Pisone, strada facendo per la provincia, dalla cavalleria Spagnuola del suo proprio esercito venne ucciso. Chi volle, che quei barbari non ne potesser patire gl’ingiusti superbi e crudeli comandi: chi disse, che que’ soldati invecchiati con Pompeo, ed a lui fedeli, per ordine suo lo assalissero; che gli Spagnuoli, già soggiaciuti altre volte a molti imperi crudeli, commessa mai non aveano cotale misfatto. Io non saprei che decidere. Ma, di questa prima congiura, ciò basti.