<dc:title> E allora noi vili </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Cesare Pavese</dc:creator><dc:date>1943</dc:date><dc:subject>poesie</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Pavese - Poesie edite e inedite.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=E_allora_noi_vili&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20250403141652</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=E_allora_noi_vili&oldid=-20250403141652
E allora noi vili Cesare Pavese1943Pavese - Poesie edite e inedite.djvu
E allora noi vili
che amavamo la sera
bisbigliarne, le case,
i sentieri sul fiume,
le luci rosse e sporche
di quei luoghi, il dolore
addolcito e taciuto —
noi strappammo le mani
dalla viva catena
e tacemmo, ma il cuore
ci sussultò di sangue,
e non fu piú dolcezza,
non fu piú abbandonarsi
al sentiero sul fiume —
non piú servi, sapemmo
di essere soli e vivi.