Edipo re (Sofocle - Romagnoli)/Secondo stasimo

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Secondo stasimo

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Sofocle - Edipo re (430 a.C.)
Traduzione dal greco di Ettore Romagnoli (1926)
Secondo stasimo
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SECONDO CANTO INTORNO ALL’ARA


coro
Strofe I
Oh, se il Fato benevolo
870ogni opra mia rendesse,
ogni mio detto, a Purità conforme!
Alte, nel grembo d’Ètere,
immote stanno le sue sante norme.
Quivi ebber vita; e solo padre ad esse
875l’Olimpo: niun le generò degli uomini;
né sarà mai che le sopisca oblio:
è sommo in esse, e non invecchia, un Dio.

Antistrofe I
La Tracotanza i despoti
genera, ma poi, cieca,
880di follie, di nequizie si satolla:
e, giunta al sommo vertice,
per dirupo fatal súbito crolla,
dove nessun soccorso il piede arreca.
Io prego il Dio che mai non abbia termine
885questa fatica a prò di Tebe impresa:
nel Dio sempre sarà la mia difesa.

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Strofe II
Se superbisce alcuno con parole o con opere,
senza temer Giustizia,
se le sedi non venera
890dei Numi, triste fato lo perseguita
per l’infausta dovizia;
e se lucra con frode,
se d’empietà si gode,
se ciò ch’esser dovrebbe di reverenza segno
895con pensier folle víola,
chi conterrà nell’animo gli strali dello sdegno?
A che, se tai nequizie abbiano orranza,
intreccio piú questa mia sacra danza?

Antistrofe II
Ir piú non voglio al centro della terra intangibile1,
900né ad Olimpia, né al tempio
d’Abe2, se prima gli uomini
avverati non veggano gli oracoli
con manifesto esempio.
O Re che in ogni dove
905imperi, o sommo Giove,
se tua fama è veridica, non fuggan questi eventi
al tuo perenne imperio:
ché di Laio gli oracoli or sono irriti e spenti:
luogo non è dove s’onori Apollo:
910Religione dà l’ultimo crollo.




  1. [p. 337 modifica]Pag. 61, v. 899. - Al centro della terra intangibile, cioè all’oracolo di Apollo in Delfo che era vicino a una profonda fenditura della terra. Presso l’ara che ardeva perpetuamente davanti la statua del Dio, era l’immagine dell’ombilico della terra (ὀμφαλὸς τῆς γῆς) a rappresentare sensibilmente che quello appunto era ritenuto il centro della terra, poiché le due aquile mandate da Giove ai due punti estremi e opposti s’erano quivi incontrate nel loro ritorno.
  2. [p. 337 modifica]Pag. 61, v. 901. - Abe, antichissima città della Focide, con un celebre tempio di Apollo.