CXV. Odo ogni uomo arditamente
../CXIV. Fame, imbratta d'inchiostro
../CXVI. Re, confessori, medici, avvocati
IncludiIntestazione
22 dicembre 2021
100%
Da definire
<dc:title> Epigrammi </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1766-1803</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0 </dc:rights>
<dc:rights>GFDL </dc:rights>
<dc:relation>Indice:Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Epigrammi_(Alfieri,_1903)/CXV._Odo_ogni_uomo_arditamente&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20211222182819</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Epigrammi_(Alfieri,_1903)/CXV._Odo_ogni_uomo_arditamente&oldid=-
20211222182819
Epigrammi - CXV. Odo ogni uomo arditamente Vittorio Alfieri Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu
CXV. Odo ogni uomo arditamente
[p. 34 modifica ]
Odo ogni uomo arditamente
Dir tremando: Il re spergiuro
Mezzo il nostro iniquamente
Ruba; e in trono ei sta sicuro?
[p. 35 modifica ]
Io, che il giuro empio reale
(Poichè m’è il pensar concesso)
Stimo al giusto quel ch’ei vale,
Dico in suono più dimesso:
Grazie al re, che ancor tre quinti
Ci ha del nostro regalato:
Grazie al re, che in ceppi avvinti
Non ci ha tutti imbastigliato .