Di Venezia, e di Genova, e di Roma,
E in ultimo di Malta,
La conquista si esalta.
Ma, senza palle e polve, appien si doma
Preti e frati e parrucche andantemente.
Pasto è bensì d’un po’ più duro dente
Il tor di mano ai liberi Britanni
Di Nettuno il tridente.
Di ciò fan fede i danni,
Per cui nel mar d’Egitto oggi si scorna
Quel vil, che fiacca, a chi non le ha, le corna.