Libro quarto - Capitolo 71
../70
../72
IncludiIntestazione
17 settembre 2008
75%
letteratura
<dc:title> Filocolo </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giovanni Boccaccio</dc:creator>
<dc:date>1336</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Filocolo/Libro_quarto/71&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110417162945</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Filocolo/Libro_quarto/71&oldid=-
20110417162945
Filocolo - Libro quarto - Capitolo 71 Giovanni Boccaccio1336
Libro quarto - Capitolo 71
Non seguitava appresso Messaallino alcuno più che a proporre avesse, però che tutti aveano proposto, e il sole già bassando, lasciava più temperato aere ne’ luoghi. Per la qual cosa Fiammetta, reverendissima reina dell’amoroso popolo, si dirizzò in piè e così disse: - Signori e donne, compiute sono le nostre quistioni, alle quali, mercé degl’iddii, noi secondo la nostra modica conoscenza avemo risposto, seguendo più tosto festeggevole ragionare che atto di quistionare. E similmente conosciamo molte cose più potersi intorno a quelle rispondere e migliori che noi non abbiamo dette: ma quelle che dette sono assai bastano alla nostra festa, l’altre rimangano a’ filosofanti in Attene. Noi vedemo già Febo guardarci con non diritto aspetto, e sentiamo l’aere rinfrescato, e i nostri compagni avere rincominciata la festa, che qui vegnendo per troppo caldo lasciammo; e però ci pare di noi tornare similmente a quella -. E questo detto, presa con le dilicate mani la laurea corona della sua testa, nel luogo dove seduta era la pose, dicendo: - Io lascio qui la corona del mio e vostro onore, infino a tanto che noi qui a simile ragionamento torniamo -. E preso Filocolo per la mano, che già s’era con gli altri levato, tornarono a festeggiare.