Libro terzo - Capitolo 6
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17 settembre 2008
75%
letteratura
<dc:title> Filocolo </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giovanni Boccaccio</dc:creator>
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20110417163711
Filocolo - Libro terzo - Capitolo 6 Giovanni Boccaccio1336
Piacque a Florio assai il fedele consiglio del duca, e così, levata la testa, sospirando rispose: - Carissimo parente, questa gentil passione d’amore non può essere che alcuna volta i più savi, non che me, quando le sono suggetti come io sono, non faccia tenere simile vita: e però di me non vi maravigliate, ma crediate che io sia tanto innamorato quanto mai giovane niuno fosse o potesse essere. E ciò che voi m’avete narrato, conosco apertamente esser vero; e però, disposto a seguire il vostro consiglio in quanto io potrò, mi dirizzo: andiamo, e facciamo ciò che voi credete che vostra e mia consolazione sia -. E detto questo, dirizzati amenduni uscirono della camera; e saliti sopra i portanti cavalli, andarono con gran compagnia ad una ordinata caccia, ove quel giorno assai festa ebbero e allegrezza.