«Nel libro mio so ben che studierai,
figlia, quando sarai da me partita:
certana son, se Dio ti dona vita, 4che tu terra’ iscuola e leggerai.
Di leggerne, da me congio tu n’hai;
ma guardati che tu sie ben fornita
di ritener la lezion c’hai udita, 8e saviamente la ripeterai.
In casa non istar punto rinchiusa:
a chiesa o vero a ballo o vero a piazza,1 11in queste cota’ luogora sí usa;
e fa che tu gli die ben de la mazza
a que’ che per vederti sta a la musa, 14e che d’averti giorno e notte impazza.»
Note
↑[p. 381modifica]son. 164, v. 10. Il ms. «sta ouero a ballo»; ho seguito il Parodi, ma forse la vera lezione è: «sta a santo o vero» (cfr. son. 51, 13).