Fiore/CLXXIV

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La Vecchia.

     «Chi ’l su’ amico non pensa di pelare,1
infin ch’egli aggia penna in ala o in dosso,
e che d’ogn’altro bene e’ sia sí scosso
4ched e’ non si ne possa mai volare,
quella cotal dovria l’uon mareggiare;
ché quanto ch’ella costa piú di grosso,
piú fia tenuta cara, dir lo posso,
8e piú la vorrá que’ tuttor amare.
     Ché tu non pregi nulla cosa mai
se non è quel che tu n’avra’ pagato:
11se poco costa, poco il pregerai;
e quel che ti sará assai costato
a l’avvenante caro il ti terrai,
14con tutto n’aggie tu ben mal mercato.»

Note

  1. [p. 381 modifica]son. 174, v. 1. Ho conservato non del ms. (soppresso dal Parodi) e ho corretto maneggiare del v. 5.