Fiore/CXV
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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CXV
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CXV
Dio d’amore e Falsembiante.
— «Dí, Falsembiante: in che maniera puote
seguire Iddio chi ha tutto venduto,
ed hallo tutto a’ pover dispenduto,
4e le sue borse son rimase vote,
ed è forte e possente e ha grosse gote?
Gli sarebbe per dritto conceduto
ch’a trar sua vita domandasse aiuto,
8come quest’altri che tu or mi note?»
— «Dico di no; ché se Dio fé comanda
ch’on desse tutto a’ poveri e po’ ’l sieva,
11la sua ’ntenzion non fu in truandando
(e questo intendimento ti ne lieva),
ma con buon’opre tuttor lavorando;
14ch’uom forte, in truandar l’anima grieva.»