Quando Ragion fu assa’ dibattuta
e ch’ella fece capo al su’ sermone,
i’ sí le dissi: «Donna, tua lezione 4sie certa ch’ella m’è poco valuta,
perciò ch’i’ no ll’ho punto ritenuta,
ché non mi piace per nulla cagione;
ma, cui piacesse, tal ammonizione 8sí gli sarebbe ben per me renduta.
Chéd i’ so la lezion tratutta a mente
per ripeterl’a gente cu’ piacesse, 11ma giá per me non è savia niente;
ché fermo son, se morir ne dovesse,
d’amar il fior, e ’l me’ cor vi s’assente 14onn’altro danno ch’avvenir potesse».1
Note
↑[p. 381modifica]son. 46, v. 14. Ho accolto la correz. di «o ’n» in «oun’» proposta dallo Zingarelli, che felicemente propose anche, nel v. 14° del son. 51, la lettura «c’on truova» (Parodi «contruova»), e nel v. 5 del son. 56, la correzione «va pressando» (Parodi: «o appressando»).