Fu sua pietà quando il tuo bel sembiante
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giovanni Giuseppe Orsi
XIII
Fu sua pietà quando il tuo bel sembiante,
Mostrommi, o Donna, e in voi mostrossi Iddio:
Poichè allora in mirar bellezze tante,
Vie piú n’avrà chi lor creò, diss’io.
5Fu sua pietà che di tue luci sante
Nel puro raggio a me la scala offrìo
Per cui salire insino a lui davante
D’un’in altra beltà lice al desìo.
Ma perchè sprone avesse il desir frale,
10Ch’a mezzo il bel cammin pigro s’acqueta,
Orgoglio in Te pose a bellezza eguale.
E in ciò maggior fu sua pietà, se vieta
Che in terra io posi, e che beltà mortale
Troppo arresti il desìo dalla sua meta.