[p. 24 modifica]ALLEGRIA - VALTZ
di Carlo Pensotti (1).
Ella è in vero cosa assai strana e diremmo inconcepibile,
che la nostra Italia, che è pure la terra della melodia,
trovisi tanto al disotto dell’Allemagna, principalmente
nella musica alla danza destinata. Ed è fatto
che per avere alcun che di vivo, piccante ed originale
in tal genere, ci è forza ricorrere ai Valtzer e ai Galoppes
d’oltremonti e che quel poco che qui si lavora non è
in complesso che una fiacca imitazione di quanto si crea
fuori d’Italia. Carlo Pensotti tuttavia si è uno dei pochi
che nelle parecchie raccolte già pubblicate dia a divedere
di sollevarsi dal comune, e che, quantunque pur
egli imitatore del genere tedesco, abbia un fare animato, disinvolto ed elegante. Questa sua settima raccolta
intitolata Allegria-Valtz, e la di cui edizione con bell’esempio
di filantropia offeriva a profitto degli Asili
d’infanzia di Milano, è pure sparsa di gentili e ballabili
melodie. Armoniosa ne trovammo l’introduzione, e
notevole sopra gli altri per leggerezza e venustà di motivo
il Valtz N. 3. Il Pensotti infatti è persona, dalla
quale a buon dritto possiamo aspettarci di vedere arricchito
il repertorio delle nostre musiche ballabili, esonerati
dall’obbligo di accattar sempre dallo straniero cosiffatta
merce, che pur dovrebbe essere, come dissi, proprietà
nostra. — Anche i più severi nostri lettori non
vorranno torcer il naso se ci siamo trattenuti a parlare
di Valtzer o di Galoppes, come di cosa di troppo lieve
argomento. Il bello può rinvenirsi dappertutto, dalla più
semplice canzonetta al più complicato e severo componimento;
e noi amiamo scorgerlo ed additarlo altrui
ovunque lo si rinvenga, senza lasciarci lusingare o respingere
dal titolo della composizione.
A. M.
(1) Milano, presso Canti.