Gazzetta Musicale di Milano, 1844/N. 36

Da Wikisource.
N. 36 - 8 settembre 1844

../N. 35 ../N. 37 IncludiIntestazione 10 gennaio 2022 25% Da definire

N. 35 N. 37

[p. 147 modifica]Egregio signor Estensore! NOTIZIE La sera. Duetto tra Malvezzi c bctra Chiaromonti e Fifa. GAZZÊTTT1T0 SETTIMA Gloria - pieno. Laudamus e Gratins ìierentano. Domine Deus - duetto (4) Vedasi il numero 31 di questa Gazzetta, pag. 131. Trovasi là inserito l’articolo tolto dal Débats, del quale fa cenno qui l’autore della lettera. Alla licitazione della Gaæ&ettfiMusicale di Milano La mattina. Sinfonia - del Leggente, molto bella. Kyrie - pieno. n colcsla Gazzetta Musicale del 5 lui.1 signor maestro Mazzucalo si compiaceva con onorevole menVcnianto pregati d’inserire la seguente LETTERA diritto al pregio di originalità. Aon abbiamo perciò esposto queste poche osservazioni, se non perchè ne spiace che, in un giornale riputalo, (piale si è VEspcro, si voglia incaricare dell’ufficio di critico musicale ehi si lascia correre dalla penna opinioni sì ridicolosamentc false. 11 signor Francesco Parodi avrebbe dato saggio di mollo buon senso c lodevole sincerità, se nel medesimo suo articolo, laddove confessa che di Hallo per verità non se ne intende gran fatto avesse aggiunto n e di musica meno ancora u. La Redazione. <l’3 zione. di far cenno del mio Manuale pel Timpanista, e nello stesso tempo ricordava i miglioramenti da me introdotti nei timpani, miglioramenti che. mi ottennero il premio della medaglia d’argento dall L R. Governo Lombardo per gli evidenti cd incontrastabili vantaggi che risultavano dai congegni da me imaginati, e cori rispondenti nella pratica all’effetto che mi era proposto di conseguire. Ora il Journal des Débats (1) ascriverebbe ad un signor Barche il merito d’aver data ai timpani la prerogativa di seguire i più rapidi passaggi d un tono all’altro, superato il bisogno di conceder loro gli intervalli necessari pcr gli stromenli di antica costruzione, senza ridettero che sino dal 1859 i miei timpani a macchina avevano appunto vinta questa difficoltà, cd erano già notissimi in queste no sire contrade, nè potevano nemmeno essere ignoti alla Francia, cui io stesso non avea mancato di porger i mezzi per conoscere la mia invenzione. La miserabile condizione de’ tìmpani era slata sino a quell’epoca deplorata nelle Orchestre, ed invano i maestri compositori sospiravano il momento che si pensasse a riformarli, per potersene seri ire senza schiav ilù, non ignorando essi, che non poco possono contribuire, adoperali con mente giudiziosa, all’effetto cd al carallere delle, musicali loro inspirazioni. La buona accoglienza che fu falla al meccanismo da me applicato ai timpani mi invogliò ad insistere sulle mie esperienze, e poco tempo dopo (rovai nella preconcetta idea delle risorse, ( he da bel principio ni’erano sfuggite inosservate, e. che pur giunsi a realizzare in modo da poter asserire, clic difficilmente mi indurrei a credere che altri fosse escilo da simili tentativi più fortunato di me. Ecco, perchè nell’impugnare, al signor Barche la millantata priorità d’invenzione non convengo nemmeno che i timpani, di cui ragiona il Journal des Débats, tocchino il punto di perfezionamento al (piale sono ridotti i mici, che, aderendo al grazioso invito 5 giugno 1811 per parte dell’L R. Istituto Lombardo, esporrò alla straordinaria pubblica mostra industriale in occasione del prossimo Congresso degli Scienziati in questa nostra Metropoli. lo ho già fallo conoscere nei disegni, onde va adorno il mio Manuale, il processo dc’miei sperimenti, e sarei pur voglioso che altrettanto facesse, il signor Barche. Non è per la smania di gettar mi guanto di sfida, che. le faccio queste osservazioni, pregandola di trovar posto per inserirle nella Gazzetta Musicale, ma per quel sentimento di nobile amor proprio, che non mi permette di lasciar passare senza risposta una falsa asserzione, che ’volgerebbe il ridicolo non solo addosso a me, ma anche, all’Istituto che si degni» conoscere c premiare la mia innovazione. Nell’anticiparle i miei ringraziamenti per la certezza in cui sono, che. Ella, signor Estensore, renderà pubblica questa mia rettificazione, rispettosamente mi professo Milano, il 22 Agosto 18il. Ubb. ed Obbl. Servo Carlo Antonio Rubacchi. © — La prima rappresentazione di Emani, che doveva aver luogo jeri sera alla Scala, venne protratta tino a Martedì. Così almeno si dice. Tutto sarà pel meglio. — E imminente la produzione al Teatro Filodrammalico del nuovo Spartito Sardanapalo del chiaro signor Conio Lillà. — Un altro nobile dilettante c distinto cultore della bell’arte espose giorni sono un suo lavoro. Egli è il signor Conte Rafaclc Pnrra vicini, di cui fu eseguita una Messa Domenica scorsa nella chiesa de’ Servi. Quantunque T esecuzione non bone matura abbia scemato in parte T effetto di alcuni brani, pure in molti altri si palesarono chiaramente la fresca fantasia, i dotti studj cd il sentire filosofico del nobile compositore. Lodatisi in ispecie il Mottetto, ed una Fuga di lucido ed ingegnoso travaglio. — Anche il signor maestro Carlo Boniforti ottenne giusto plauso per una sua nuova Messa datasi Lunedì nella chiesa di S. Alessandro. Di questo lavoro furono trovati degni di bella menzione lutto il Gloria. e di questo in ispecie la chiusa fugata; V/ncarnatus del Credo, per istrumentale ricco di nuove ideo; ed un terzetto nel Mottetto di notevole pregio. Infatti questa Messa trovasi, e ne’suoi brani c nel suo assieme, lavoro distintamente notevole. — Al Casino della Nobile Società preparasi una grande Soirée, dedicata in ispecie ai signori Scienziati. Parlasi di parecchie celebrità artistiche che dovranno figurare nel programma musicale. Più tardi discenderemo a maggiori particolari. — Il Maestro Lauro Rossi è partito colla consorte (Ober-Rossi) alla volta di Madrid, per la (piale città questa distinta cantante venne fissata. — È fra noi il signor Kittei, l’egregio maestro di Cappella e Direttore dell’1. R. Conservatorio di Musica - Barcellona. Questa città, che già possiede tre teatri, ne va a costruire un (piarlo sulla Rambla, che sarà, (licesi, il più bello ed il più vasto dell’Europa. Una società d’azionisti s’incarica di costruire questo locale, mediante un privilegio di veni’ anni, dopo i (piali la città ne diverrà proprietaria. — Berlino. Una nuova opera patria «Mara • del tirolese signor Netzer andò finalmente in iscena, dopo essere comparsa con gran fortuna a Vienna, Praga, Braunschweig. Mara ha molto piaciuto, ed il pubblico ha apprezzato il gran talento del novello compositore. — Bologna. Giorno di lietezza e di cordiali addimostrazioni fu il 1S agosto pei numerosi amici del Genio musicale Europeo, il sommo Gioachino Rossini; giorno di gioia c di prove di stima pegli ammiratori di lui, che tanti pur sono (pianti sentono in cuore le ineffabili dolcezze dell’arte armonica. - Dell’amore degli uni e della stima degli altri il grande Maestro ebbe novelle e chiare prove il dello giorno, in che ricorreva il suo onomastico. - Di uno dei tributi di ammirazione intendiamo (pii dare un cenno, come di quello, che se riesce nuovo vanto all’immortai dei Maestri, onora in pari tempo chi n’ebbe il pensiero, né curò tempo e lavoro a darlo degno del personaggio die si voleva onorato. Intendiamo dire di una magnifica serenata che il professore Gaetano Brizzi, accademico filarmonico di Bologna e di Roma, capo della Banda musicale dell’estero Reggimento al servizio delia S. Sede, di stanza in Bologna, volle coi suoi Bandisti dare a Rossini la sera suddetta. - Avveduta (pianto dir si possa fu la scelta dei pezzi eseguili, tutti Rossiniani. Tre pezzi del Guglielmo Teli, due dello Stabat Mater ed un concerto intessuto da Mercadante sui temi principali dello >tabat intrattennero deliziosamente la lìdia, che, di ciò prevenuta, era accorsa alla suburbana villetta, ove Rossini passa l’estiva stagione: cd al plauso largito agli esecutori al finir d’ogni pezzo rispondevano unanimi lieti evviva a lui, che forma uno dei vanti più belli della città nostra e dell’Italia in fatto di musica. <Farfalla). — È pio costume dei Confratelli di M. V. tantissima invocata sotto il titolo delle Grazie, eretta nella l’arrochiale di S. Procolo, della nostra città, celebrare ogni anno con solenne e devoto Ottavario il giorno che rammemora T Assunzione di Lei al Cielo, nel (piai dì hanno pio costume di far celebrare una solenne.Messa con distinta musica. - Era questa fidala al giovane maestro Tabelloni. - Valente per ottimi studi nella teorica, già esperto per non pochi lavori pratici, dotato di squisito gusto, non che di fervida e felice fantasia, temprala da giusto criterio alla gravità delle sacre parole, non è meraviglia che i suoi Involi musicali ecclesiastici gli abbiano, già da alcun tempo, meritato bella riputazione. - La sua musica è sempre spontanea, simpatica, egregiamente strumentata: essa non è a stento trovata, ma palesasi figlia del genio, cresciuto e moderato con eccellenti precetti, facile ed ispirata dalla poetica grandiosità de’sacri carmi, c quindi egregiamente corrisponde al soggetto, e, pili sentita, più cresce nome al valente compositore. - Ed a tutto che abbiamo detto fu eguale questa sua musica in S. Procolo, e questo tempio per lui echeggiò di (pie’ritmi che si addicono alla santità della religione, alla maestà solenne del nostro culto. Sì pcr voci che per strumenti gli esecutori risposero al (Far falla). valore del Maestro. — BifVL’Nsc’nWKtO.’ L’oratorio La caduta di babilonia di Luigi Spohr sarà eseguito nella imminente festa musicale.’Spohr verrà a dirigerne l’esecuzione. — Dieppk. Antonine Carlo de Kontski hanno dato il 12 dello scorso mese un concerto a Dieppe. I due fratelli, cosi abituati agli applausi del pubblico parigino, sono stali accolti a Dieppe con entusiasmo, Carlo, nella sua Fantasia sopra temi originali, è stato interrotto a più riprese dai bravo. - Antonio, nelle sue Meditazioni, nel suo studio e ne’suoi valzer, ha trasportato d ammirazione l’uditorio. Non sapevasi se più pregio meritavansi gli esecutori o le composizioni. — Londra. L’Opera di Ricci, (’orrado d’Jltamura continua ad ottenere un grande successo. Fornasari è stato applauditissimo nella parte di Corrado, creata a Parigi da Ronconi. La Grisi e Mario hanno egregiamente cantato le parti di Delizia e di Roggero. La cavatina della Grisi nel primo atto è stata replicata; il rondoletto, Raggio di contento, il terzetto del primo atto, le romanze di Mario nel primo e secondo atto, come anche il duetto finale hanno prodotto molto effetto. La Grisi, Mario c Fornasari furono più volte richiamati. — Li becca. - Il giornale di Francfort reca novelle del celebre Bazzini, il quale si espose da ultimo a Imbecca e vi diede quattro concerti. Eseguì difficilissime composizioni di varii autori. fra le quali sommamente piacquero le sue fantasie sulla Lucia c sulla Torma. (Fama). — Iucca. Sembra che (pù il A’abucodonosor non abbia destato tutto quell’entusiasmo, che dapprima si faceva credere. - Martedì scorso doveva darsi l’Emani, poi più tardi la Fidanzata (’orsa di Pacini. Di questo maestro si dava Domenica scorsa una bellissima Messa nella chiesa di S. Alessandro, in cui cantava il valente De Bassini, e trovavansi riuniti tutti i professori della R. Cappella e gli Allievi del R. Istituto Musicale. {Da lettera) — Napoli. Aitavo Itspro e Messa di Mercadante. Nei primi giorni di agosto gran numero di devoti traeva alla chiesa di S. Antonio a Tarsia ove celebievasi la festa di S. Alfonso dai Liguori dai sacerdoti dell’ordine da lui istituito, e che porta il suo stesso nome. Saverio Mercadante fu invitato a vestir di sue robusto note i salmi e la messa. A creder nostro non vi ha forse oggidì nell’Italia, ed oltrementi ancora, chi tratti meglio di.Mercadante il scierò stile del canto ecclesia stiro, dappoiché all’ingegno di compositore egli accop pia una profonda conoscenza di tutti gli antichi maestri dell’arte, che assai convenevolmente scrivevano quando l’arte non si era per anche abbassata alle leziosaggini. Laonde a lui fu ben affidata questa parte del sacro stile, cd ei con somma lode se ne disimpegno. Ecco intanto come fu distribuita la musica. Sinfonia funebre, conosciuta perchè altre volte fatta eseguire da Mercadante in Chiesa - Essa è bellissima, e di effetto sommo. Dirli, composto espressamente da Mercadante, e diviso in un Diirìt. - pieno, Duetto cantato da Malvezzi e beneventano, duravi!, a solo di Malvezzi, Gran terzetto finale con cori - eseguito da Chiaromonti, Malvezzi e beneventano. - Tutta la composizione è di grande effetto* ma si distinguono il duetto, e sopra ogni altro poi il gran terzetto pel concepimento, condotta, ed istrumentale. Venne appresso un Magnificat, salmo (piasi sempre trascurato dagli altri maestri di cappella, e da cui Merendante seppe trarre partito, formandone un a solo con cori, che venne ottimamente interpretato ed egregiamente eseguito dal valente Chiaromonti. Poi una Salve Regina eseguita dal basso Cita - c da ultimo un bellissimo Tantum ergo a terzetto con cori, eseguito da Chiaromonti, Malvezzi e beneventano. Qui tollis gran terzetto con cori - eseguilo da Chiùromandi, Malvezzi e beneventano. Quoniam - a solo di Malvezzi. Cam snudo spirita - coro finale; e (piindi il Credo. Il terzetto superò per bellezza tutte le altre parti della composizione, perciocché il suo canto ispira gran devozione, ed è maestrevolmente istrumentato - Il Kyrie è anche bellissimo, come tutto il rimanente. L’orchestra era composta de’ professori dei reali teatri, e l’esecuzione per parte sua secondò bellamente il maestro nel Vespcro,’ nella Messa c in tuli’altro. E i cantanti pure: ma sopra tutti si distinsero Chiaromonti, cui Mercadante prodigò a vista di tutti molli bravo; Malvezzi, che si sarebbe voluto più sicuro; e beneventano che avrebbe dovuto essere meno ardito - fila fece quotilo potè; e perciò merita elogi - I cori cantarono bene. ( Omnibus}. — Il maestro Mercadante andrà a dirigere un’orchestra in Altamura, sua patria, donde manca fin dalla prima giovanezza. I suoi concittadini affettuosi hnn còlta l’occasione di una festa che in quella città ricorre ai 15 del corrente mese, per chiamare per poco in mezzo a loro un uomo che ha dato gran lustro alla sua terra natale e manifestargli gratitudine con molti segni gloriosi. Laonde e da lodar assaissimo l’intenzione dei buoni Altamnr.ini, e loderemo eziandio (piando saranno stati eseguili. — Padova. Serivesi da colà io» Il teatro nuovissimo di Padova d’adesso in poi si chiamerà della Direzione ha formato una società partitamente i fatti /’Omnibus). data del 25 andante: ha cambiato nome, e Concordia. La nuova di ricche persone che [p. 148 modifica]- 448 — 5 aprirà per proprio conio il detto teatro nel prossimo 7 venturo carnevale con grande spettacolo d’opera. •? {Bazar) T — Parili. L’apertura del Teatro Italiano è lissata 3 al primo ottobre prossimo. Essa avrà luogo, dicesi, colJ VOlello, senza dubbio per far concorrenza coll’Othello J francese dell’Accademia reale di musica. La compagnia rimane pressoché la slessa. — Il signor Vate! fa importanti preparativi per degnamente ricevere i numerosi abbonati ed abituati del teatro Italiano. Su ciascuna parie della scena egli ha fatto costruire quattro bei palchi, che già sono affittali e die saranno sempre i più ricercati. La tappezzeria sarà cambiata in lutte le parli della sala; quella che si deve porre sarà mollo più chiara e per conseguenza più favorevole alle toelette. La parte superiore della scena che era quadrala, é ora curva, ciocché le da mi aspetto più grazioso.aumentando la sonorità. Altre modificazioni (l’abbellimento e d’utilità sono ancora in progetto e saranno realizzate prima del primo ottobre, epoca della riapertura del teatro. - Può darsi che Moriani venga quest’inverno a Parigi; e se Mario continuasse ad essere ammalalo, Moriani lo supplirà. — Il giorno della festa patronale della chiesa di SaintGermain l’Juxerrois, è stato eseguito, in questa chiesa. una nuova messa di composizione del signor Giuliano Martin, il successo ne é stato completo. 1 pezzi die più hanno fatto impressione sullo scelto uditorio, che assisteva a quella solennità, sono il Gloria, il Credo e VMynus Dei. — La prima rappresentazione dell’Othello era annunciata per lunedì 26 agosto, o pel 2 settembre. Quella di Richard en Palestine avrà luogo in settembre inoltrato. — Arto! e la signora Damorcau sono arrivati, come già si disse, il 9 dell’or passato mese all’Havre, e da alcuni giorni trovatisi a Parigi. — È in vendita presso Giulio Labittc il lavoro di Ettore Berlioz, Piaggio musicale in Germania ed in Italia. — Si stanno preparando delle novità’ all’Opéra. La prima die sarà rappresentata è Othello, opera di Rossini. riveduta, corretta, diminuita ed aumentata. L Othello francese, qual lo si prepara, sarà un vero pasticcio, che dovrà soprattutto convenire ai cantanti; perché ognuno d’essi ha sfogliato nelle opere complete del gran maestro per estrarne chi una romanza, chi una aria, chi un duetto! - Così il Monde Musical. — Lo stesso giornale dopo aver fatte parecchie altre osservazioni aggiunge che le parli dovevano essere così distribuite: Edelmune, signora Stoltz; Othello, Duprez; lago, Barroilhel el Rodrigue, Octave. - Teatro dell’Opéra-Comique: Les deux gentilshommes, opera comica in un atto, musica del sig. Cadati!, parole del sig. Planard. - Questo piccolo dramma è del sig. Planard, vale a dire che è facile, abilmente costi ulto su un niente, che è scritto con eleganza celie è sparso di situazioni felici. La musica è del sig. Cadaux, il di cui nome è comparso per la prima volta su un affisso parigino, ina che già si è fatto vantaggiosamente conoscere a Tolosa, ove fece rappresentare À.rel in un atto, c la Chasse Saxonne in Ire alti. La nuova piccola partizione del sig. Cadaux è ben falla; a prima vista manifestò ch’essa non era lavoro di un esordiente, poiché gli effetti sono condotti con diligenza, e l’istromentazione è (lolla ed accurata: si è soprattutto rimarcato un duetto buffo d’eccellente faillira cantalo da Grignon e Sainle-Foy; la cavatina della signora Casimir è brillantissima, e si è pure del pari applaudito un quartetto assai ben trattato. — Il pianista Leopoldo Mayer è atteso a Parigi il prossimo inverno. ALTRE COSE — Giorni sono videro la luce i due primi volumi di un’opera da lungo tempo desiderala, la di cui comparsa non può mancare d’eccitare un vivo interesse nel mondo musicale. La Storia generale, della musica e della danza ha trovato un degno interprete nella persona del signor Adriano de Lafage. artista distinto, die le sue cognizioni letterarie, i suoi viaggi ed i suoi travagli anteriori rendevano eminentemente abile all’esecuzione {R. et G. M.} d’mi simile lavoro. — Il celebre pianista LitolIT ha lasciato Varsavia, ove ha soggiornalo dopo la sua partenza da Brusselles. Egli è ito a Dresda per darvi alcuni concerti. — Uno dei più distinti artisti del Belgio, Giacomo Bender, capo d’orchestra della Società reale d’.Armonia d’Anversa, è morto l’8 dell’or passato mese, d’unama latlia infiammatoria. Bender lascia un numero rilevante d’opere, c fra le altre una messa solenne che la morte non gli permise di terminare. — Il maestro di cappella Reissiger in Dresda éstato non ha guari nominato membro onorario dell’Unione Musicale del Duomo.! Salisburgo, della Società di Canto a Monaco, dell’Unione decantanti di Thiiring, dell Orfeo di Dresda c dell’Unione filarmonica di Vienna. — Il tomo Vili seconda parte della Biographie universelle des musiciens et Bibliographie générale de la Musique di Félis, maestro di cappella del re del Belgio, direttore del Conservatorio reale di musica di Brusselles, è venuto alla luce presso il librajo Roycz di Parigi. Questo importante lavoro ha cosi avuto il suo compimento. — Dohler, il pianista favorito delle dame, c Piatti, il rinomato violoncellista, hanno dato dei concerti a Ems, Wiesbaden, Hombourg, e sempre con brillante successo. Da Hombourg dovevano partire per Baden. Nell’ottobre prossimo si recheranno in Inghilterra, Irlanda e Scozia, ed indi si trasferiranno a Berlino, Dresda, Breslavia. Varsavia, Pietroburgo c Mosca. Dohler non si renderà all’Italia che nell’ostale venturo. — Dragonelti, il celebre contrabassista, che non conta meno di 79 anni, non ha peranco perduto il suo talento straordinario. Recentemente in un concerto dato dal duca di Wellington, egli ha prodotto straordinaria sensazione di piacere c di sorpresa. — Nell’autunno prossimo al Teatro Argentina di Roma (Impresa di Antonio Lanari) si daranno Anna Balena di Donizelti, Bonifazio de’ Geremei del principe Poniatowski, l’Ópera nuova di Verdi intitolata I due Foscari ed il Bnondelmente di Patini. Il quale chiaro compositore passerà più tardi a Napoli per dare altro nuovo spartito al gran teatro S. Carlo: pel qual teatro medesimo fu già tissato per iscrivere F opera di obbligo l’autunno 1846. (Da lettera) — Enrico Vicuxtemps non vuol passare a Parigi l’inverno prossimo; egli accompagnerà un suo trilustre fratello. reputato eccellente pianista, in un viaggio artistico per la Germania, c ritornerà poi alla sua capitale. — AH’incendio in Goslar nella notte del 14 al 15 del luglio venne distrutta la chiesa di S. Maria e con essa uno dei più grandi e magnifici organi. Esso fu fabbricato nel 172U. NUOVE PUBBLICAZIONI DELL’I. R. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEGIATO DI GIOVANNI RICORDI ÆKauuiia luteo ut tjmilito patii FRANCESCO MARIA PIAVE ERNANI L’Opera completa per per per Canto con accompagnamento di Pianoforte. Fr. Pianoforte solo (grande formalo) >’ Pianoforte nello stile facile (piccolo formato) (sotto 20 — L’Opera Completa per per per per per per Pianoforte Pianoforte Pianoforte Pianoforte a (pialtro mani.... c Violino

e Violoncello (sotto i torchi) e Flauto

28 — 22 — per Violino solo

due Violini

due Violini e Viola

due Violini, Viola e Violoncello (sotto i torchi). Flauto solo

due Flauti

Fr. 8 n 12 «20 Flauto, Violino, Viola e Violoncello (sotto i torchi).» 8 il 22 — Tutte le suddette Riduzioni vcndonsi anche in pezzi separali. li Libro della Poesia Fr. 1. cojip osi zio at sopra e* opera subretta 4 Cliotek. Anthologie musicale. Fantaisies brillantes pour le Piano sur les motifs favoris d’Opéras nouveaux. N. 19 Emani et Lombardi de Verdi Op. 65. Pianoforte

Crolf. E>•nani. Pot-Pourri per,. Fauna. Ricordanza della Scena e del Terzetto tinaie, fantasia in (lue parli per Pianoforte. Parte I — Idem. Parle II

— Introduzione del quarto aito, liberamente trascritta per Pianoforte a (pialtro mani Truzzi. Emani. Divertimento per Pianoforte. Op. 70

Fr. 80 10 «0 KO 60 2 2 5 CANTO V DEIL’IWEIINO 16263 |>owr Piano Op. 146. Fr. 2 10 nei w (na mwwüa ROMANZA dami: alighieri jper Soprano con accompagnamento di Pianoforte ócene po iti atte?e tR.otnc POSTO IN MUSICA ttev voce di Soprano con accompagnamento di Pianoforte 15093 Fr. 1 20 pour Piatto PAR DAL MAESTRO WIHS3WZB 3AÏ3I33JJ. (aOVAXM RICORDI 16264 Op. 101. Fr. 3 90 162 43 Fr. 3 F.DITOBE-PBOPRITTAR1O. Haïr I. R. Stabilimento Nazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tiflografia Musicale di GIOVAMI Contrada degli Omenoiii Sì. 1720, e sotto il portico di fianco all’1. II. Teatro alla incoimi Scala. [p. 149 modifica]— 449 O o GAZZETTA MUSICALE r j’j o ANNO III n. 36. DI MILANO DOMENICI 8 Settembre 18 lì. Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.° di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerò Antologia classica musicale. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2000 pezzi di musica, dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 150 pagine, e questi vengono dati qratis all’atto che si paga l’associazione annua; per la associarione semestrale. Veggasi I’ avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno 11, 1S43. SOMMARIO. I. Offertorio di Carlo Czerny. - II. Accademia di Musica Vocale ed Islrumentale nell’I. R. Conservatorio di Musica. - III. Ernani del maestro Verdi alla Scala. - IV. Varietà’. 1. 1 piccoli Pianoforti a coda, di llerz. 2. L’n nuovo strumento musicale. - V. Gazzettino settimanale di Milano. - VI. Notizie. - VII. Altre cose. - Vili. Nuove pubblicazioni MUSICALI. OFFERTORIO DI CARLO C2ERHT Ecco un bellissimo dono che la Gazzetta fa a? suoi cortesi Associati. Id Offertorio del signor Carlo Czerny, che al presente numero si unisce, è una distintissima ed assai soave composizione di questo chiaro compositore, rivale in musicale fecondità a qualunque fattor di note della nostra Italia. Il sig. Czerny, come vedesi dal frontispizio, dedicò questo pezzo alla Gazzetta Musicale di Milano, e la Gazzetta Musicale di Milano volle in conseguenza farne dono separato ai suoi Associati,non comprendendo questo bel pezzo nel numero dei dodici promessi dell’Antologia Classica. Per imprevedute circostanze ci troviamo in ritardo di qualche numero della suddetta Antologia-, non mancheremo di ricuperare al più presto il tempo perduto in modo, che al finire dellanno sieno adempite puntualmente tutte le nostre promesse. La Redazione. ACCADEMIA DI MUSICA VOCALE ED ISTRIMEXTALE NELL’1. R. CONSERVATORIO DI MUSICA ÊÇ&’e solenni Accademie annuali - ò^nell’I.R. Conservatorio di inuQ fìsica destano sempre la particolare attenzione degli uomini che sono abbastanza fortunati per amare la più bella fra le arti. Vi si accorre pieni di speranza ed ansiosi di assistere ai primi esperimenti di chi in seguito riuscir potrebbe di lustro alla nostra musica. Quando mai sorgerà un nuovo Rossini? ognuno Il prezzo dell’associazione alla Gazzetta e alla Musica La musique, par des inflexions vives, accentuées, et, *-* effettive Austriache L. 12 per semestre, ed clTetine • pour ainsi dire, parlantes, exprime toutes les pas- Austriache L. 14 affrancala di porto lino ai cordini della • - - • ■ ■ Monarchia Austriaca; il doppio per l’associazione annuale. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatta • sions, peint tout let tableaux, rend tous les objets, • soumet la nature entière à ses savantes imitations • et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sen• liment» propres à l’émouvoir. • J. J. Rousseau. va pensando. Quando dunque il teatro lirico potrà ammirare un1 altra prima donna perfetta al pari della Pasta?.... Ecco perchè le accademie per la distribuzione dei premi! al nostro ed a qualunque conservatorio italiano sono con festa frequentate da spettatori invasi da quella indefinibile commozione che da più sacri desiderii vien eccitata. Da tali giusti e generosi sentimenti si mostrò compresa 1 eletta e numerosissima udienza che nella mattina del 6 corrente nella maggior aula dell* I. R. Conservatorio caldamente applaudiva a* saggi de1 bene addestrati allievi,ad alcuni de quali parve fin d’ora sorridere un brillante avvenire. Auguriamo che lutti i voti tacitamente fatti in questa circostanza possano presto avere pieno compimento. La drammatica overtura del Freyschiitz aprì il concerto con accorgimento combinato e da scelti elementi costituito. In appresso un duetto della Be.tly, graziosissimo scherzo che ora il Donizetli sta rimettendo in iscena a Napoli, fece valere le cognizioni del basso Rocco Luigi e l’espressione delicata del tenore Laudi Alessandro. Quindi l’Isidoro Truffi in uno svariato divertimento dimostrò i suoi progressi: ciò fece pure con plauso in un aria di Ricci bilia dalla simpatica voce che scende nell’animo. Segui poscia un acclamato duetto con coro di stjui si ta composizione del la Brani Leoni, il quale vi trasfuse dovizia di spontanee, appassionate e gentili immagini che vennero con intelligenza e vezzo interpretate dalle Moltini e Sannazari. La conosciuta fantasia con variazioni sulla Norma di 1 balberz al Fumagalli diede aldo di sfoggiare sicurezza, facilità ed indipendenza di maneggio: questo bravo giovinetto e già al punto di poter ridersi di tutte le difficoltà del pianoforte. Settimo pezzo al finir della prima parte si fu il famoso terzetto dell Esule di Roma. Il Rossari continui alacremente i suoi studj, in cui tanto è avanzato, e cerchi, (come ora è pregevole per soavità, spontaneità e prestezza nel trarre i più malagevoli ed i più acuti suoni dal corno di caccia) di divenirlo pure per robustezza e pienezza di cavata, e forse un nuovo Belloli potranno in lui vantare le orchestre itaiane, bisognose più che mai di possedere mone coppie di tali stromenti. La Moltini e Brambilla sullodate si unirono nel duetto della Semiramide a piena soddisfazione degli uditori. Poi nell1 eccellente duo per Hi mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Ricordi, nel modo indicalo nel Manifesto. — Le associazioni si ricevono in Milano presso l’Lllicio della Gazzetta in casa Ricordi, contrada degli Omonimi N.° <720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Cilici postali. — Le lettere, i gruppi, ec. vorranno essere mandati franchi di porlo. violini di Dancla il Corbellini ed il Cremaseli!, sì valenti e sì felicemente affiatali, pervennero ad un’eminenza tale da appagare eziandio coloro che nello scorso novembre ebbero ad essere deliziati dalla magica perfezione delle Milanollo. La Moltini Carlotta in seguito nella patetica aria della Beatrice Tenda venne meritamente ad unanimità applaudita per Faccento toccante, per bravura e per scioltezza nel superare i più agili ed arditi passi, e per buon metodo nel modulare l’argentina sua voce di soprano. Che diremo dell’inno, Corinto, posto a render compita T accademia?... Questa creazione rossiniana e superiore a qualsiasi encomio: sarà miglior consiglio tacere e venerarla. gli esimi! professori che con lauto zelo e talento hanno diretto gli studj de1 suaccennati alunni, non vogliamo però passare sotto silenzio il nome di due fra questi, che per la recente loro nomina non abbiamo mai avuto la soddisfazione di applaudire. Sono essi il sig. Felice Ronconi ed Evergete Martini. il primo destinato allinsegnamento del bel canto pe masclij, l’altro alla scuola di corno. I notabili progressi fatti dai loro rispettivi allievi dimostrano abbastanza quanto felice e retta ne sia stala la scelta. Il bel trattenimento, onorato dalla presenza delle LL. AA. II. RR. il Sereiiissimo Arciduca Viçe-Re e la Serenissima Arciduchessa Vice-Regina e dall* intervento delle primarie magistrature dello Stalo, venne susseguito dalla distribuzione de’ premi! per mano di S. E. il sig. Governatore Conte Spaur. Tra gli alunni e le alunne clic hanno terminato in quest’anno il corso regolare della loro educazione e dei loro studj musicali, furono giudicati meritevoli di questa pubblica testimonianza di onore e del PREMIO FINALE Nella composizione ideale Leoni Alberto, milanese. Nel bel canto PREMIO P1UMO Moltini Carlotta, di Trieste. PREMIO SECONDO Brambilla Gaetana, milanese. — --^o ■ 1 l II I i I ’ il il i y ’jjfl»! F [p. 150 modifica]- 150 — ’ — -Per gli Alunni e le Alunne, che tuttora rimangono nello Stabilimento, non essendo in massima assegnato alcun premio, furono giudicali meritevoli di dare un saggio dei loro progressi musicali in quest Accademia, e perciò meritevoli di OXOBEVOLE MENZIONE IVel bel canto Sannazari Carlotta, di Genova. Corbari Amalia, milanese. Maironi Carlotta, di Bergamo. Laudi Alessandro, milanese. Rocco Luigi, milanese, Nel pianoforte Fumagalli Adolfo, d Inzago. IVel violino Corbellini Vincenzo, di Crema. Cremaseli! Antonio, di Cremona. Hfei violoncello Trulli Isidoro, di Crema. Ael corno tla caccia Rossari Gustavo, milanese. Is. Cambiasi. I. R. TEATRO ALLA SCALA EllNAlVI- Braniima lirico In quattro parti <11 I*iave, posto in musica da ed eseguito dalla signora Gabussi, e dai signori Guasco, Monetisi e Marini, la sera del 5 correlile. Il faut désormais abbandonner la critique mesquine des défauts pour la grande et féconde critique des beautés. CmTEAl BIUAMD. Opera, come questa, c0l’0’ nata dal più lusinghiero sucffl^?ccsso lìn dal suo primo apparire su^e,naSM’ori sct“ne della genal par che intelligente veneta capitale, accolta con applausi sul Tebro e sull’Arno, festeggiala sul Rrenta, sul Serio, sul Mella, farebbe stimare, dopo tanti trionfi, inopportuna e temeraria qualsiasi critica osservazione sul di lei conto, se anche ci credessimo da tanto a poterne indicare alcuna; per conseguenza abbraccieremo con giubilo il partilo assai più omogeneo al nostro sentire (ed anche asO a e x,, sai meno incomodo) di far eco ai sinceri e fervidi encomj coi quali la pluralità degli spettatori al Teatro della Scala confermava martedì a sera il pregio di questo nuovo spartito del chiarissimo sig. maestro Verdi, e tanto più ci uniamo alacremente e di buona fede a1 suoi numerosi plaudenti, perchè la composizione musicale dell Ernani riluce infatti di peregrine bellezze dal lato del canto, e perchè giammai a parer nostro il signor Verdi seppe far brillare il prestigio della Melopea come nel recente suo lavoro. Confrontando 1 Ernani coi precedenti spartiti di questo ingegnosissimo giovine, forse lo si vorrà eclissato dal Nabucco e dai Lombardi per novità d Idee, per artifìcio d islrumentazione, per severità di numeri; ma per la carezzevole melodia di tanti soavi cantabili onde quest Opera è cosparsa, 1 Ernani otterrà sempre una preferenza di simì patia presso le anime delicate e gentili. Il? Largo del primo Finale, il sublime istante del giuramento fra Silva ed Ernani, il j) Duellino di tuli a celestiale voluttà fra Elvira e 1 amante, il Settimino del sotterraneo, il magnifico Terzetto con cui ha fine f Opera, sono pezzi di sì bel lavoro che fanno di leggeri obbliare anche al più austero censore la poca novità degli Allegro, generalmente trascurati nel decorso del Dramma, e la nessuna tinta locale che il bravo dipintore armonico della schiavitù d’Israele nel Nabucco e della pietà dei Crociati nei Lombardi, si permise, non so perchè, in questa catastrofe spagnola. E fuor di dubbio, che la canzone dei montanari, il tripudio delle feste e delle danze nel palazzo di Silva, poteva e dovea trattarsi dietro il carattere originale della musica di quella nazione. Ma non si dimentichi la bella epigrafe di Chateaubriand da noi posta in fronte a questi brevi cenni, ed affrettiamoci a confermare di nuovo l’esito più che felice e più che meritato otj tenuto dalf Ernani sul nostro Gran Teatro. Per ciò che riguarda l’esecuzione si erano propalate anticipatamente tante ciarle, tanti sinistri propostici si erano falli da una parte, tante belle speranze si erano annunziate dall’altra, che fu proprio una commedia il veder riuscita quasi ogni cosa in senso inverso di quanto si era preventivamente sentenzialo, sicché non andrebbe lontano dal vero chi volesse chiamare la sera del passalo martedì la sera dei disinganni. Per esempio si proi fetizzava da molti la caduta dell opera a I motivo della compagnia incompleta e in parie non accomodata a questo spartito; il valore invece compensò la deficienza del numero, l’accento e l’energia ci indennizzò di alcuni effetti vocali rimasti soppressi per buone ragioni, tre eroici campioni bastarono aW incarico per quattro, 1 Opera venne unanimemente gradita; ecco un disinganno pei corvi di cattivo augurio! - La G a bussi dotala d’un alto sentire, di una voce ben timbrata, se non ricca d estensione, duna intelligenza musicale drammatica a nessun1 altra seconda, rappresentò per eccellenza la parte d’Elvira e la cantò con molto effetto; se Parte non supplisse e sovente non superasse anche la natura, a che varrebbero le leggi dell estetica e il dono d una mente studiosa? Ma perchè la Gabussi non può emettere un risonante do, si pretendeva dovesse recar nocumento all’opera di ’ Verdi, quando invece ne risultò uno dei più validi sostegni. Altro disinganno pei gracchiatiti!- II calcofano Marini in tutta la pienezza de1 suoi possenti mezzi, sostenne la parte delPimmite vegliardo, da perfetto attore ed esimio cantante: forse imaginò occorresse una cabaletta al leggiadro cantabile della sortita di Silva ch’egli interpreta magnificamente, ma gli applausi a lui continuali anche in questa inopportuna appendice non fecero lacere la segreta censura della classe intelligente. Disinganno per eccesso di buon cuore! - Si volle ad ogni costo tentare di rendere legittimo un certo Carlo, e questo pure non fu il minore dei disinganni sulla quadratura del circolo! Guasco colla flessibilità della soave sua voce seppe anche in quest1 opera cattivarsi ogni cuore; nella sua cavatina, nella sua preghiera a Silva, nel suo duellino colla Ga| “bussi ci fece trasalire dalla più tenera emo’ zione; ma si nutriva una lusinghiera speranza che P intrepido Randito volesse rinunciare a morire in una sedia d’appoggio sull’aereo terrazzo... Disinganno fisiologico! - E fu gran disinganno il vedere i cori poco al fatto della parte loro, e sentire a ’ripetere dai medesimi il madornale spro -

posilo, già altrove notato, del piva Augusta, per Augusta, ad onta dell’accurata correzione del libretto! Si legge in Ateneo. che sugli antichi teatri della Grecia, i Coragi (capi dei cori) andavano calzati di una certa scarpaccia di legno o di -ferro, colla quale rendevano più strepitosa la percossa ritmica, questa scarpa si chiamava Crupezia e serviva mirabilmente a guidare a tempo il numeroso stuolo degli n • t i ° esecutori; vogliamo sperare che non occorrerà di rimetterla in moda, e vogliamo lusingarci altresì che questa nostra speranza non sarà in avvenire sorgente di un nuovo disinganno! Î Z-i. VARIETÀ u I piccoli pianoforti a coda <11 IKerz. en pochi ignorano clic Enrico Ilcrz, il celebre pianista, per adozione parigino, a, ^kcI suo palazzo non solo fece innalzare più magnifica sala da concerto che siavi llL‘üa immensa metropoli, ma ben anco vi stabilì una gran fabbrica di pianoforti, dirigendo la quale continuamente fece lodevole ed accurata applicazione di (ulte le conoscenze c di tulli i lumi a lui somministrati da una lunga e sicura esperienza. Gli istromcnli di Ilcrz di anno in anno andarono migliorando. Nuovi meccanismi c varie importanti modificazioni vi s’introdussero. Nella primavera scorsa al massimo splendore la fiorente manifattura arrivò, poiché Ilcrz, per limitare il formato cd il prezzo de’ pianoforti senza sagrilizio di sonorità e solidità, felicemente è riuscito a farne costruire alcuni a coda di piccolissima forma a corde obblique della lunghezza dì un metro c sessanta sette centimetri; i quali furono oggetto di speciale ammirazione, e del più favorevole rapporto deH’Inslituto di Francia, ed ai loro fabbricatore, col meraviglioso pianoforte a suoni prolungati, procacciarono la medaglia d’oro all’ultima distribuzione de’ prendi per i prodotti dell’industria francese, da un I Erard portata al primo rango pianistico d’Europa. Dell’ora nominalo principe de’ costruttori di pianoforti, come pure di tulli gli altri che nella straordinaria I esposizione parigina ebbero a distinguersi, si parlerà in altri prossimi numeri di questo giornale. Come avviene di tutte le cose basale sopra fondamenti che presentino novità, l’ingegnoso sistema di fabbricazione di Ilcrz a forti discussioni diede luogo, e da taluno venne accolto con diffidenza nel mentre molli lo portarono a cielo. Nel novero de’ non rassicurali Irovossi ben anco l’intelligente Anders, che nella line di un recente suo articolo nel N. 5i della Gazptle musicale di Parigi mosse dubbj sulla solidità dei pianoforti a coda piccola, a quanto pare, dimenticando le convincenti prove di essa luminosamente in pubblico già avute, in ispccic quella della memorabile sera dell’undici maggio scorso, nella quale il sommo Liszt operò meraviglie in quadro mirabili suoi pezzi a solo cd in un duetto, in cui gentilmente scelse, a sua compagna una dilettante milanese, per la quale l’allo onore in tal circostanza a lei compartito dall’impareggiabile genio del pianoforte sarà la più bella ricordanza musicale di sua vita. A sempre più rassicurare i dubbiosi mi si permetta di aggiungere una nuova prova di una natura diversa, ma ugualmente comprovante la fermezza del lavoro c la bontà degli islromcnli di Ilcrz. 11 giorno dicci luglio partiva da Parigi un pianoforte a coda piccola che giungeva a Alitano il 22 agosto. Aperta la cassa, non ravvolta esternamente in paglia e tela, si trovò l’imballaggio interno assai sconvolto, non chiuso il coperchio del pianoforte cd infiniti frantumi di paglia aver penetrato nella tastiera, sulla tavola armonica c sulle corde, ciò che avrebbe potuto cagionare de’ guasti c riuscire assai pregiudizievole all’accordatura dell’istromento già bersagliata da un lungo viaggio. Eppure ad