Genova mia, se con asciuto ciglio
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
G
ENOVA mia, se con asciutto ciglioPiagato e guasto il tuo bel corpo io miro,
Non è poca pietà d’ingrato figlio,
4Ma ribello mi sembra ogni sospiro.
La maestà di tue ruine ammiro,
Trofei della costanza e del consiglio:
Ovunque io volgo i passi o il guardo giro
8Incontro il tuo valor nel tuo periglio.
Più val d’ogni vittoria un bel soffrire;
E contr’ai fieri alta vendetta fai
11Col vederti distrutta, e nol sentire:
Anzi girar la Libertà mirai
E baciar lieta ogni ruina, e dire:
14‘ Ruine sì, ma servitù non mai.’