Gli assempri/In prima un miracolo de la Vergine Maria

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Gli Assempri - In prima un miracolo de la Vergine Maria

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Gli Assempri - In prima un miracolo de la Vergine Maria
Incominciano alquanti miracoli et assempri Assempro d'una donna de la città di Siena che fu lisciata dal diavolo

[p. 9 modifica]In prima uno miracolo de la Vergine Maria.

CAP. 1.


Fue ne la città di Siena un fanciullo piccolo, al quale la madre sua gli aveva insegnato l’Ave Maria, el Pater nostro, et allevavalo con ammaestramenti e con esempli, quanto poteva con ogni solecitudine, ne la devozione e reverenzia de la Vergine Maria. Et ogni sera, innanzi che la madre el mettesse a dormire, e la mattina quando era levato, sempre li faceva fare alquante genuflessioni, salutando la Madre di Dio. Unde el fanciullo, spirato da Dio et ance per gli amaestramenti de la madre, tante e quante volte vedeva in nessuna parte la immagine e figura de la Nostra Donna, tante volte la inchinava, e diceva l’Ave Maria. Or avvenne, che essendo ’l fanciullo in età d’undici anni, infermò gravissimamente, e venne a morte; et a cagione che ne la casa v’erano più infermi (però che era la mortalità del sessanta e tre), la madre gli aveva fatto ne la corte un lettuccio, e d’intorno gli erano molte don ne de la contrada sue vicine; e dall’un lato gli stava la madre, dall’altro l’avolo suo. Et [p. 10 modifica]essendo el fanciullo nell’affanno de la morte, si volse all’avolo suo, e chiamollo per nome, e disse: ed è venuta la Vergine Maria. Allora l’avolo suo gli disse: dimandala quando tu sarai liberato. Allora el fanciullo si volse senza dir nessuna cosa, e mirò affitto a modo che mirasse alcuna persona, e poi si rivolse verso l‘avolo e disse: dice la Vergine Maria ch‘io sarò liberato a terza. Allora. l’avolò suo cominciò a piangere, e disse: oimè! figliuol mio, ch’ella dice ’l vero. E doppo queste parole, vedendo la madre che terza s’approssimava, e ’l fanciullo continuamente agravava, mandò subbitamente una donna a la bottega del padre del fanciullo, che venisse a vedere ‘l figliuolo prima che morisse; et andando la donna, trovò al padre a la bottega, e con lui un mercatante forestiero che gli aveva venduto coiame: e dicendoli che venisse a vedere al figliuolo prima che morisse; et in presenzia di quel mercatante, disse al padre le parole che ’l fanciullo aveva dette da la Vergine Maria. Allora el detto mercatante li venne grandissima volontà di vedere al detto fanciullo; unde pregò el padre del fanciullo che ’l menasse con seco, che ’l voleva vedere. Et andando, e stando el mercatante ritto appiei el lettuccio dov’era ’l fanciullo, e miravalo in viso. Allora ’l [p. 11 modifica]fanciullo levando gli occhi, mirò el mercatante. Mirabile cosa! che non essendo mai più stato el mercatante a Siena, el fanciullo non conoscendolo, nè avendolo mai più veduto, nè udito ricordare, el chiamò per lo suo proprio nome, e disse: Dice la Vergine Maria, che tu fai una cosa, la quale ell’ha molto cara et accetta, e dice che te ne farà molto di bene. Allora el mercatante sorridendo disse: Or che dice che io fo? Allora el fanciullo gli disse: Dice che tu ogn’anno fai la ragione, e ciò che tu ti truovi guadagniato e fruttato le tue possessioni, tu ne trai la vita tua e de la tua fameglia, et ogn’altra cosa dai a’ poveri per amor di Dio e de la Vergine Maria, la quale tu hai avuta sempre in devozione. Allora fu dimandato el mercatante, se era vero quello che ’l fanciullo diceva: Disse, che era vero come ’l fanciullo aveva detto; e partissi molto consolato con proposito di restregnare la vita sua e de la sua fameglia quanto potesse, per potere fare più limosine a‘ povari a reverenzia de la Vergine Maria, da che vedeva che la sua limosina l’era così accetta. El fanciullo, come sonò al primo segno di terza, dette l’ultimo tratto, e così quella benedetta anima se n’andò a la gloria di vita etterna co’ la Vergine Maria. El sopra detto miracolo udii dall’Avolo [p. 12 modifica]suo e dal padre, al quale era ne la città molto famoso buono uomo.