Gli occhi di ch'io parlai sì caldamente
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G
LI occhi di ch’io parlai sì caldamente,E le braccia e le mani e i piedi e ’l viso
Che m’avean sì da me stesso diviso
4E fatto singolar dall’altra gente;
Le crespe chiome d’or puro lucente
E ’l lampeggiar dell’angelico riso
Che solean far in terra un paradiso,
8Poca polvere son, che nulla sente.
Ed io pur vivo; onde mi doglio e sdegno,
Rimaso senza ’l lume ch’amai tanto,
11In gran fortuna e ’n disarmato legno.
Or sia qui fine al mio amoroso canto:
Secca è la vena dell’usato ingegno,
14E la cetera mia rivolta in pianto.