Guida illustrata di Montepiano e sue adiacenze/Da Montepiano al Monte della Scoperta

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Da Montepiano al Monte della Scoperta

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DA MONTEPIANO AL MONTE DELLA SCOPERTA




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i prenda per la strada della Badia, e si prosegua oltrepassando questa. Arrivati ad un tabernacolo, converrà tenersi a sinistra, e dopo non molto si troverà un fossatello, attraversato il quale ed a breve distanza la strada biforca nuovamente. Ambedue queste vie conducono ai fianchi del Monte della [p. 55 modifica]Scoperta, ma in parti opposte. Sono due strade mulattiere buonissime; quella a destra segue per un buon tratto il corso del Setta e conduce al Giogo, impiegando da questo punto circa mezz’ora, e un’altra mezz’ora da Montepiano a quì. Arrivati al Giogo si può prendere per il crinale che è rivestito di belle praterie, oppure piegare verso ponente seguendo il rio Ritorto per circa 700 metri, poi volgere verso mezzogiorno e raggiungere la casa detta Sasso Bibbio. Continuando a salire il monte nella stessa direzione, si arriverà alla cima impiegando dal Giogo circa 45 minuti.

L’altra strada a destra conduce dapprima alla Fonte al Romito, ov’è un tabernacolo con un bassorilievo in pietra arenaria rappresentante un miracolo del Beato Pietro. Si segua il [p. 56 modifica]sentiero a sinistra, il quale dopo avere attraversato il Setta, risale costeggiando un torrentello e conduce alle Capanne dell’Alpe di Cavarzano, impiegandovi da Montepiano poco più di 3 quarti di ora. Di quì, salendo direttamente per la pendice del monte, si arriverà alla parte scoscesa che guarda la Val del Setta in circa 20 minuti; e proseguendo, in altri 20 minuti si perverrà alla sommitá, che è alta 1276 metri sul livello del mare. La veduta che godesi dalla vetta è immensa. Si ha sotto di se quasi tutta la Valle del Bisenzio, e la parte superiore di quella del Setta e di Brasimone. Si scorge la Badia, Cavarzano e Gagnaja, si vede il Mugello chiuso all’orizzonte dall’Appennino; e fra i monti della Falterona e del Pratomagno, apparisce la cupa foresta di abeti [p. 57 modifica]dell’Eremo di Camaldoli, che non è possibile di potere scorgere da nessun altra montagna dei dintorni di Montepiano. Si vede altresì tutta la Calvana, il Monte delle Coste, il Monferrato, la Serra dei Faggi d’Iavello, il Monte Gatta, il Coroncina e tanti altri. Il ritorno a Montepiano puó farsi per una delle due strade già accennate oppure ascendendo il Monte Casciajo, o l’altro di Poggio Petto.