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Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/I dolci colli ov'io lasciai me stesso

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I dolci colli ov'io lasciai me stesso

../Rapido fiume che d'alpestra vena ../Non da l'hispano Hibero a l'indo Ydaspe IncludiIntestazione 22 settembre 2008 75% Poesie

Rapido fiume che d'alpestra vena Non da l'hispano Hibero a l'indo Ydaspe

 
I dolci colli ov’io lasciai me stesso,
partendo onde partir già mai non posso,
mi vanno innanzi et émmi, ognor adosso
quel caro peso ch’Amor m’à commesso.

5Meco di me mi meraviglio spesso,
ch’i’ pur vo sempre, et non son anchor mosso
dal bel giogo piú volte indarno scosso,
ma com piú me n’allungo, et piú m’appresso.

Et qual cervo ferito di saetta,
10col ferro avelenato dentr’al fianco,
fugge, et piú duolsi quanto piú s’affretta,

tal io, con quello stral dal lato manco,
che mi consuma, et parte mi diletta,
di duol mi struggo, et di fuggir mi stanco.